Il film, (al di là delle intenzioni del regista), può dividersi in due parti che male si collegano tra loro. La prima è di grande spessore filmico e soprattutto pedagogico.
Siamo in Giappone, a Hiroshima, in uno studio televisivo. Si stanno preparando le strumentazioni tecniche per un’intervista. Ecco l’intervistata: una donna anziana, che in silenzio si siede di fronte al giovane, che nel film interpreterà il ruolo di regista. Qualche avvertimento, gli ultimi aggiustamenti tecnici e inizia l’intervista. La donna, allora 14enne, racconta l’attimo in cui scoppiò la bomba atomica, ciò che vide e le conseguenze devastanti che ne conseguirono. Il racconto è così preciso nei dettagli, così visionario, così ben cadenzato, così straziante, così partecipato, ma senza forzature pietistiche, che sembra che lo stia rivedendo, trasognata, in quel preciso momento con la cinepresa fissa in primo piano su di lei con qualche controcampo sul volto assorto del regista come per saggiare il peso di quelle parole.
Un piccolo capolavoro, che dovrebbe essere diffuso nelle scuole, perché ci butta nei sensi l’orrore di una delle più grandi tragedie del ‘900: le bombe atomiche a Hiroshima e a Nagasaki.
La seduta finisce, ma il film continua. Il giovane regista esce, infatti, profondamente colpito, si siede su una panchina, una ragazza ciarliera ed esuberante attacca il discorso con lui. Da qui inizia un viaggio nella città tra un passato evocato dalla ragazza e il presente, che può ricordare la trilogia dei film di Linklater, ma solo apparentemente. Manca in Lumières d’éteé l’approfondimento delle personalità e quegli attimi di fusione poetica presenti invece nel regista americano. Da qui e per questo la mancata connessione, da Jean Gabrile Périot cercata, con la forza di veridicità, di concentrazione, di sintesi, di evocazione drammatica dell’intervista. Il risultato finisce per allontanare la prima parte, per ridurla immaginativamente.
Lumières d’été (Summer Lights)
Regista: Jean-Gabriel Périot
Musica: Xavier Thibault
Sceneggiatura: Jean-Gabriel Périot
Cast: Mamako Yoneyama, Hiroto Ogi, Keiji Izumi, Yuzu Horie.
2016 ‧ 82 min.