Torino Film Festival “Godless” di Ralitza Petrova

godless_01di Laura Menesini

Gana, la formidabile Irena Ivanova, è un’infermiera che si occupa di  assistenza domiciliare per anziani malati o dementi, a cui sottrae i documenti per rivenderli al mercato nero che ha bisogno di documenti falsi e insospettabili per i suoi loschi traffici, a capo dei quali sta una polizia corrotta.

Gli anziani si vedono sfuocati spesso e la messa a fuoco delle persone è lenta, quasi che l’infermiera appena li distinguesse uno dall’altro, quasi che per lei fossero solo ombre di quel medesimo mondo lontano e assurdo che è la sua vita.

La sua vita, infatti, è cupa e monotona, parla pochissimo non solo coi pazienti che molte volte la insultano, ma anche con la madre e con il fidanzato, col quale non ha più rapporti sessuali e condivide solo la dipendenza dalla morfina. Gana ha sempre un’espressione assente, quasi catatonica, niente sembra sfiorare o intaccare minimamente la sua noia.

Il paesaggio, che vediamo di sfuggita, è sempre grigio, sporco, con una neve sudicia e grigiastra, case trascurate, probabilmente le stesse monotone e uniformi lasciate dal comunismo.

Il colore ha solo toni grigiastri-verdognoli. Il ritmo è lento, ma ti permette di entrare nei personaggi e di soffrire per la loro stessa vuotezza. Niente e nessuno sembra poter intaccare questa palude, nemmeno l’uccisione accidentale di un paziente che voleva denunciare la scomparsa dei documenti.

Quando poi Gana assiste  un anziano che la fa avvicinare al mondo della musica, l’infermiera prova empatia per lui e le cose si complicano.

Anche la musica, comunque, è vissuta in una squallida palestra dai muri scrostati, ma quando il canto sembra prendere il sopravvento, una porta sbattuta interrompe l’idillio momentaneo e ti fa ripiombare nella cruda realtà.

Unica scena piena di luce e di vitalità quella degli sci, luce però che sprofonderà  nel buio peggiore e che dimostra che in un mondo tanto marcio solo la natura può prendersi la sua rivincita.

Bellissima opera prima di questa giovane regista bulgara che fa sperare in future altre testimonianze da un paese, che non riesce a trovare una sua connotazione dopo l’abbandono del comunismo.

GODGODLESS

Regista: Ralitza Petrova

Sceneggiatura: Ralitza Petrova

Cast: Ivan Nalbantov, Ventzislav Konstantinov, Irena Ivanova, Alexandr Triffonov, Dimitar Petkov

Nomine: Premio speciale della giuria del Festival del film Locarno, altri

Premi: Pardo d’oro, Pardo per la miglior interpretazione femminile


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