“Com’è?” ho chiesto a un amico. “Uh” ha storto la bocca.
L’ho visto. Non sono d’accordo, però intuisco la sottovalutazione. Si legge il film come se fosse soprattutto una commedia.
In Gigolò per caso c’è un elemento, invece, poetico, o meglio che produce poesia: il gigolò, Fioravante, personaggio interpretato con efficacia da John Turturro.
Per due ragioni.
La prima: è credibile come gigolò non solo per la figura slanciata dell’attore, ma perché sa aderire alle psicologie delle donne che incontra, lasciando dietro di sé qualcosa di indefinito.
La seconda: proprio per questo riesce a creare “situazioni poetiche”.
Primo esempio: l’incontro con la dottoressa (una matura sensuale Sharon Stone), perché si insinua nella timidezza di lei con un approccio silenziosamente e musicalmente psico-fisico.
Secondo esempio: l’intera sequenza in cui si incontra per la prima volta con la giovane attraente vedova di un rabbino (Vanessa Paradis). Lui impassibile fisicamente ed occhi vivi e quasi dolorosi; lei impacciata e contratta, mentre la macchina da presa indugia sulle mani di lui che le massaggiano la schiena e sul volto in primissimo piano di lei fino al momento in cui scoppia in un pianto liberatorio.
Più che un gigolò Fioravante è un uomo che intuisce le donne, che si adatta alle loro mutevoli tipologie, dall’erotismo diretto e provocatorio di Sofia Vergara a quello nascosto e represso di Vanessa Paradis; è un uomo che vive il dolore dell’esserci, un dolore che lo riguarda, solo e disincantato come sembra; è infine un uomo che dà senza necessariamente volere avere.
Woody Allen è la battuta, la spalla divertente, che fa sorridere, alleggerisce il film, lo rende più esplicitamente commedia e ne favorisce certamente il successo di pubblico. Però anche ne attenua l’intensità e il senso e, in certe parti un po’ farsesche, lo distorce anche.
Il finale non è all’altezza. Turturro lascia Fioravante aperto al futuro; ma chiude, invece, con Avigal, la giovane vedova. Lei si sposerà con Davi, lo spasimante ebreo, che non appare all’altezza della trasformazione di lei. Meglio sarebbe stato lasciare questi rapporti “sospesi”.
Titolo originale Fading Gigolo
Regia John Turturro
Sceneggiatura John Turturro
Interpreti e personaggi
John Turturro: Fioravante
Woody Allen: Murray
Sharon Stone: Dott.ssa Parker
Sofía Vergara: Selima
Vanessa Paradis: Avigal
Liev Schreiber: Dovi
Max Casella:
Aida Turturro:
Fotografia Marco Pontecorvo
Montaggio Simona Paggi
Musiche Abraham Laboriel, Bill Maxwell
Scenografia Lester Cohen
Costumi Donna Zakowska
Trucco Nicki Ledermann
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 2013
Durata 98 min