“Io e il cinema” di Susanna Pellis

strange-days-original 1Strange Days

Sulla civiltà

piove lo sfacelo

di un millennio

in decomposizione

Lenny confonde

traumi e desideri

soggettive stupefacenti

tirano via dalla guerriglia.

[febbraio 1996]

Io e il cinema.

La Linea ha vent’anni, io ci sono da dieci. Ho cominciato su insistenza di GianniQ e per gioco, scrivendo di Strange Days (Kathryn Bigelow, 1996), un film che aveva tutto quello che cercavo dal cinema. C’era Ralph Fiennes, il più bello e il più bravo dei miei attori preferiti. C’erano due protagonisti crossgender nei quali potevo riconoscermi. C’era un regista femmina, capace di immaginare l’apocalisse con fermezza. E c’era lo ‘squid’, una droga per lo sguardo, allucinazione e struggimento, la sostanza – cioè – del cinema stesso.

(Susanna Pellis)


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