“Via Castellana Bandiera” di Emma Dante

Emma-Dante-e-Elena-Cotta-in-Via-Castellana-Bandiera-2013di Gianni Quilici

L’inizio sembra convincente. Una donna, Samira, di cui si intravedono soltanto le mani vecchie, in un cimitero desolato, butta da mangiare a cani selvaggi e affamati, prima di stendersi su una tomba, che poi sapremo essere della figlia; e in un montaggio alternato e spezzato due donne in macchina, l’una, Rosa, scocciata e aggressiva per essere di nuovo a Palermo, dove c’è la madre che vuole dimenticare, e l’altra, risentita, che schizza veloci ritratti di volti con mano creativa e sicura; ed infine, al mare, una famiglia allargata di cultura popolare-dialettale, a cui si aggiungerà Samira …

L’inizio sembra convincente, perché mette a confronto due tipologie di persone diverse per classe sociale, cultura e linguaggio con uno stile nervoso e inquietante (le soggettive dalla macchina sulle strade affollate e ingombranti di Palermo, i contrasti interni alle due macchine).

Il duello in macchina tra le due donne, Samira/ Rosa, che si fronteggiano, come in un western, nella strettoia di una via, via Castellana Bandiera, situata in un quartiere degradato di Palermo, vorrebbe essere una metafora ambiziosa su di noi, sull’Italia di oggi, come si evince dalla viuzza, che progressivamente, ma inutilmente si allarga. Vorrebbe essere una metafora ambiziosa, ma non ne possiede la forza. Per averla dovrebbe rappresentare ben altri personaggi. Invece i protagonisti (ed il contesto) sono  mediocri, non simbolizzano altro che loro stessi: Samira appare come una folle cocciuta ( ha la maschera intensa di Elena Cotta), anche se, in realtà, è rinchiusa in un dolore materno lacerante e personalissimo; Rosa, l’antagonista, non vuole riconoscersi per quello che è stata e che ancora è; Clara, la sua compagna-amante, sembra quasi al di fuori di tutto, perché non interagisce davvero con nessuno; ed infine gli abitanti di Via Castellana Bandiera appaiono come popolo ghettizzato, che sembra “giocare”, senza che ci siano, non dico coscienze, ma almeno dissonanze, contrasti.

Via Castellana Bandiera

REGIA: Emma Dante

SCENEGGIATURA: Giorgio Vasta, Licia Eminenti, Emma Dante

ATTORI:

Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Dario Casarolo, Carmine Maringola, Elisa Parrinello, Giuseppe Tantillo, Sandro Maria Campagna, Renato Malfatti

FOTOGRAFIA: Gherardo Gossi

MONTAGGIO: Benni Atria

PAESE: Svizzera, Italia 2013, durata 94 min.


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