Vissuto tre giorni soltanto, dal giovedì al sabato, ma sufficienti per confermare che la Mostra internazionale del nuovo cinema (la 49 quest’anno) è un festival necessario e piacevole.
Necessario, perché scopre cinematografie semisconosciute e di valore. Quest’anno il nuovissimo film cileno: registi giovani, con stili, tematiche, risultati diversi, alcuni eccellenti, ma tutti da “far conoscere”. E poi il concorso con l’intenso e essenziale film vincitore della Mostra “Matei copil miner” della regista rumena Alexandra Gulea e qualche bel documentario italiano-
Piacevole, perché consente un rapporto tra autore e spettatore (critico e appassionato), per una serie di iniziative collaterali dentro e fuori il Festival in un equilibrio giusto tra offerte e possibilità di esplorarle; per la vivibilità di una cittadina raccolta ricca di librerie e di bici, di buoni ristoranti-pizzerie e di spiagge vicine per un cambiamento di visione. In definitiva un tempo giusto per vedere e pensare, scrivere-leggere e oziare.
[Alexandra Gulea, foto di Gianni Quilici]