Un’ombra che diventa corpo
il corpo di Antonioni
che appare con passo incerto
si perde e riappare piccolo tra le colonne
nella chiesa del Mosè di Michelangelo.
Qui gli occhi di Antonioni
fanciulli poetici appassionati
– è lui che dirige, è lui che si dirige –
si posano sugli occhi terribili del Mosè
li fissano a lungo
nel silenzio
percorrono il corpo lentamente
dal basso in alto, nei dettagli
quasi assaporandolo una e più volte
Poi con la mano lo sfiora
quel colosso di marmo che vive
Pure il volto di Antonioni è osservato
le labbra strette in una smorfia di dolore forse
gli occhi accesi.
Impossibilità di farsi Mosè-Michelangelo
di penetrare il mistero
il mistero di Michelangelo
i misteri dei Michelangelo
Non rimane che l’estremo sguardo.
Di noi che vediamo Antonioni
in campo lungo voltato
che osserva per l’ultima volta
noi che per l’ultima volta
lo vediamo
Lo sguardo di Michelangelo
di e con Michelangelo Antonioni.
Italia 2004. Durata 14 minuti.
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