“Sei Venezia” di Carlo Mazzacurati

imagesdi Mimmo Mastrangelo

Non è che sia facile mettersi dietro la macchina da presa e fare un film su Venezia, soprattutto se poi si è quasi certi che questa perla di città sia già stata raccontata e cinematografata in tutte i suoi aspetti, esteriorità, bellezze. E tuttavia, azzeccata è stata la scelta di Carlo Mazzacurati di prendere sei persone, sei veneziani per farne degli altrettanti ritratti che potessero rispecchiare non una cartolina (saluti e baci) della solita Venezia invasa da turisti, coi campielli, le strette vie, i ponti, le isole, i musei, il mare, le acque alte, il traffico di gondole e traghetti, i suoi repentini ed abbaglianti cambi di colori, ma la città nella sua normalità, vissuta e raccontata in prima persona da chi ci abita.

Dal bel documentario di Mazzacurati (“Notte italiana”, “Il toro”, “La passione”) emerge una Venezia dell’anima, più vera e meno incipriata, una Venezia dei veneziani, sul come viene avvertita da questi e su quanta energia ciascuno di loro le restituisce. “Sei Venezia”, questo il titolo dell’opera che il regista padovano presentò alla 67° Festival del Cinema sulla Laguna e che adesso è uscito in dvd, insieme ad un libro pubblicato per la collana Gli specchi della Marsilio con la prefazione del critico cinematografico Irene Bignardi, una conversazione con lo stesso Mazzacurati curata da Sara D’Ascenzo e una postfazione dello scrittore Ermanno Cavezzoni.

Le sei persone riprese dall’occhio attento e poetico della macchina da presa di Luca Bigazzi hanno una loro bellezza che, come annota lo stesso regista, nasce dall’inconsapevolezza che ciascuno ha di sé e della propria immagine. Vuol mischiarsi, capire il “veneziano di Venezia” Mazzacurati e sulla sua strada incontra Giovanni, un pacato pensionato separato dalla moglie che tutte le mattine parte Mestre per andare in città dove svolge da volontario le mansioni di archivista. Poi c’è la bella Roberta, cameriera in un Hotel di lusso che ha una larga clientela di vip. Ed è simpatico come la ragazza figlia di un gondoliere (che aveva lavorato nel film “Casanova” con Marcello Mastroianni) descriva e giudica le star (Brad Pitt o Gerry Lewis) che soggiornano nell’ albergo per l’ordine o la pulizia. “Una ragazza è Roberta – dice Mazzacurati – non lontana dalla fisionomia veneziana popolare, chiamata a raccontarsi seguendo una coordinata per dimostrare di Venezia una sua ossatura”. Dopo Roberta, l’appuntamento è con Ernesto, un archeologo che ha gestualità da scienziato mentre sulla piccola isola di Burano ad aspettare Mazzacurati e la sua troupe c’è un pittore astrattista che, dopo aver girato il mondo, è ritornato alla sua isola, ma lamenta il disinteresse dei suoi concittadini verso la cultura e racconta dei suoi frequenti viaggi che continua a fare in Giappone perché lì la sua pittura è valorizzata. Infine, ci sono i ritratti di Ramiro, che ripercorre la sua vita al limite della legalità e di come si consideri fortunato nella sfortuna, e del piccolo Massimo che ha la passione per il canto (bellissimo il duetto finale con un gondoliere) e i film di Bruce Lee, vive a Sacco Fisola (il Bronx della Laguna) e non ha alcun impaccio o esitazione nel far sapere quanto la madre e il padre si amano (“il modo che hanno di guardarsi mia mamma e mio papà quello sì che è da innamorati”).

“Sei Venezia” è una sinfonia di singole voci dove ciascuna col proprio spartito di sentimenti, spirito, emozioni, storia nutre di candore e vera umanità la Venezia non smargiassa ed esuberante filmata da Mazzacurati

Sei Venezia.

Un film, un libro. Con DVD

Autore Mazzacurati Carlo

Dati 2012, 59 p., ill., brossura

Editore Marsilio (collana Gli specchi)

DVD

Anno di produzione: 2010. Durata: 95′


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