Il cinema è una festa. Una festa degli occhi, una festa dell’immaginario, un viaggio che può sorprendere, arricchire, trasformare. Così desideriamo che sia il Circolo del Cinema di Lucca. Una storia che dura 66 anni: dalla nascita della Costituzione fino ad oggi. 66 anni con un proposito: capire e rinnovarsi. Con questa idea abbiamo creato il Circolo Film Fest, non il nostro Fest(ival), ma la nostra, la vostra Fest(a), da inventarsi ogni anno. Guardate il programma. Quattro serate. Un omaggio a un grande regista, morto recentemente: Nagisa Oshima; un grande evento, la proiezione della versione integrale di quel capolavoro che è “C’era una volta in America” di Sergio Leone; due film noir , di Louis Malle e François Truffaut , che continueremo come ciclo a S. Micheletto; e, festeggiando anche l’8 marzo, due film su due grandi protagoniste del Novecento, la filosofa Simone Weil e la politica-giornalista-scrittrice Luciana Castellina, che organizziamo in collaborazione con il Centro Donna.
COMPLESSO SAN MICHELETTO
OMAGGIO OSHIMA
Lunedì 4 marzo 2013, ore 21.30
Furyo di Nagisa Oshima
con David Bowie, Tom Conti, Jack Thompson, Ryuichi Sakamoto, Hiroshi Mikami.
Gran Bretagna 1983. Durata: 119 min.
Un cast d’eccezione e di particolare forza magnetica. Il maggiore Jack (David Bowie) fascino androgino e irriverente,dorato e flessuoso come un giunco, un “extraterrestre” dagli occhi di ghiaccio,e il comandante Yonoi (Ryuichi Sakamoto, musicista, autore della splendida colonna sonora) un samurai dall’eleganza felina nel kimono da combattimento, figura densa di ombre e trasalimenti, chiuso in una corazza, eppure così pronto a spezzarsi di fronte alle pulsioni del desiderio. Ricco di invenzioni figurative, insolito nella struttura narrativa, raffinato e secco, mai compiaciuto nel linguaggio, anche nei momenti di violenza. Assolutamente da vedere.
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FILM NOIR
Mercoledì 6 marzo 2013, Ore 20
Ascensore per il patibolo di Louis Malle
con Jeanne Moreau, Maurice Ronet, Georges Poujouly, Yori Bertin, Jean Wall. b/n durata 92′ min. – Francia 1958
Julien è l’amante della moglie del suo principale. La coppia progetta l’omicidio del povero marito, che va in porto. Per un banale contrattempo, però, Julien resta chiuso nell’ascensore tutta la notte… Esordio di successo per Malle a 25 anni, con questo film molto originale, a ridosso dell’esplosione “Nouvelle Vague”. Ed è una pellicola di splendide inquadrature, senza effettismi, per la perfetta, calibratissima fusione di sottili suggestioni fotografiche e sonore. C’è la lezione di Bresson, c’è il miglior cinema americano. Straordinaria la colonna musicale di Miles Davis, registrata di notte improvvisando davanti alle immagini del film.
GRANDI DONNE
ore 21.45
Le stelle inquiete di Emanuela Piovano
Con Lara Guirao, Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Marc Perrone, Renato Liprandi, Danilo Bertazzi. Italia-Francia Dur: 87 minuti.
In collaborazione con il Centro Donna. Introduce Roberta Guccinelli, filosofa.
Estate 1941. Simone Weil ha da poco lasciato il suo lavoro di insegnante per sperimentare la catena di montaggio. Costretta a lasciare la fabbrica per motivi di salute, va a lavorare nella campagna piemontese come bracciante dal suo amico, il “filosofo contadino” Gustave Thibon, col quale la grande pensatrice francese intratterrà un’amicizia intellettuale e totale che lambisce l’amore.
Un film ascetico, un’estate luminosa e sensuale, un episodio poco noto della vita di Simone Weil rievocato con dolcezza, ironia e profondità da una regista indipendente, che coglie tutta l’attualità del personaggio. Interpretazione miracolosa della francese Lara Guirao, che dona momenti di vera grazia a questa giovane filosofa, consapevole in ogni sua fibra della gravità del momento.
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Cinema Centrale
EVENTO SPECIALE
Ore 19.30 (ore 21.30 intervallo con rinfresco)
Giovedì 7 marzo 2013
C’era una volta in America di Sergio Leone
con Elizabeth McGovern, James Woods, Robert De Niro, Treat Williams, Joe Pesci. Burt Young, Tuesday Weld, William Forsythe, Robert Harper, Richard Bright, Danny Aiello, James Russo. Usa 1984, durata 240 min.
Vero e proprio “film-testamento” di Leone, che vi riversa il suo personale amore per il cinema della grande Hollywood, con un’impetuosità e una devozione assolute. Un affresco insieme epico e realistico, “mitologico” e malinconico.
Opera sterminata che gioca con il Tempo e la Memoria (di un uomo e di un Paese), l’ultimo capolavoro di Sergio Leone ha avuto un destino beffardo: il Tempo ha giocato con lui, portandoci, a quasi 30 anni di distanza dalla sua creazione, una versione dal montaggio inedito, nel cui tessuto sono state ricucite 6 sequenze tagliate dall’edizione europea del 1984. Ventisei minuti in tutto: poca cosa, in confronto alla durata epocale del film, che pure, attraverso i segni inevitabili che il tempo ha lasciato sulla pellicola, sono in grado di rendere anche più grande un’opera gigantesca.
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Complesso S. Micheletto
FILM NOIR
Venerdì 8 marzo 2013, Ore 20
Finalmente domenica di François Truffaut
con Jean-Louis Trintignant, Fanny Ardant, Philippe Lauden, Jean-Pierre Kalfon, Nicole Felix.
b/n durata 110′ min. – Francia 1983.
E’, insieme alla Sposa in nero, il film più apertamente ‘hitchcockiano’ della carriera del regista. Una catena di misteriosi omicidi, un indiziato che ‘puzza’ di innocenza, una scaltra e affascinante segretaria che arriva dove il commissario di polizia fallisce: gli elementi per un buon noir ad alta tensione ci sono tutti; si aggiunga inoltre l’utilizzo del bianco e nero,che ricalca il cinema nero hollywoodiano degli anni ’40 nella grana della pellicola, nell’uso delle luci, nel taglio delle inquadrature, nel ricorso agli stereotipi del genere. Ventunesimo e ultimo film di Truffaut.
GRANDI DONNE
Ore 22.00
Luciana Castellina, comunista di Daniele Segre. Italia 2013. Dur:
In collaborazione con il Centro Donna. Introduce Gianni Quilici.
Daniele Segre sceglie di rimanere invisibile. Giustamente. Di intervenire solo nella scelta del girato e del montaggio. Protagonista assoluta Luciana Castellina, che ha la forza di coinvolgerci su un volto che conserva una sua bellezza, su una voce violentemente appassionata, con quel senso di libertà, di autonomia intellettuale, che fanno di lei una delle donne simbolo della seconda metà del ‘900 italiano. Per queste ragioni il film riesce a calamitare la nostra attenzione. E così partecipiamo alle vicende della vita della Castellina: dalle scuole con Anna Maria Mussolini alla caduta del fascismo, dal risveglio della coscienza politica alla militanza nelle file del PCI, dall’esperienza de “il manifesto” ai nostri giorni.