I titoli sono importanti. Sono la prima indicazione. La sintesi. La suggestione dell’immaginario. Nei libri come nello spettacolo. Poiché mi piace giocare, segnalerò alcuni titoli di film che mi intrigano, tra quelli che memorizzo, inserendo un aggettivo accanto. Titoli di film così come sono stati distribuiti in Italia.
Nel corso del tempo di Wim Wenders: filosofico
Shining di Stanley Kubrick: elettrico
Un chien andalou di Luis Buñuel: misterioso
I pugni in tasca di Marco Bellocchio: rivoltoso
Un tranquillo week-end di paura di John Boorman: dialettico
Le iene di Quentin Tarantino: esplicito
Prendi i soldi e scappa di Woody Allen: beffardo
La Cina è vicina di Marco Bellocchio: preveggente
Tutti i battiti del mio cuore di Jacques Audiard: cardiopatico
Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almòdovar: preventivo
Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard: irriducibile
Lo stato delle cose di Wim Wenders: sociologico
Il pozzo e il pendolo di Roger Corman: patibolare
Le notti della luna piena di Eric Rohmer: seducente
Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti: narrativo
Fuoco cammina con me di David Lynch: incendiario
Il vento accarezza l’erba di Ken Loach: sensuale
La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock: enigmatico
L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov: filmico
If… di Lindsay Anderson: ipotetico
Ecce bombo di Nanni Moretti: adolescenziale
Ascensore per il patibolo di Louis Malle: minaccioso
L’angelo sterminatore di Luis Buñuel: inesorabile
Com’era verde la mia valle di John Ford: colorato
Il silenzio è d’oro di René Clair: aforistico
Viale del tramonto di Billy Wilder: metaforico
Estasi di un delitto di Luis Buñuel: sadicamente mistico
Il passo sospeso della cicogna di Theo Anghelopulos: delicato
Vaghe stelle dell’Orsa di Luchino Visconti: leopardiano
L’armata Brancaleone di Mario Monicelli: farfallone
Lo squalo di Steven Spielberg: tagliente
L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi: agreste
Blade Runner di Ridley Scott: perentorio
Per un pugno di dollari di Sergio Leone: cinico
Per qualche dollaro in più di Sergio Leone: cinico 2
Splendore nell’erba di Elia Kazan: luccicante
Attenzione alla puttana santa di Rainer Werner Fassbinder: sacrilego
La cagna di Marco Ferreri: sboccato
Ma non è ”Com’era verde la mia valle” ?
“il grande freddo”, triste
Grazie Patrizia, corretto titolo…
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GIOVAN SERGIO BENEDETTI said,
Gennaio 29, 2013 @ 12:15la corazzata Potemkin, rivoluzionario