Bob Marley e Juliette Binoche, Peter Weir e William Friedkin, Michael Haneke e Jean-Louis Trintignant, uno dei film più belli visti a Venezia, L’intervallo e un piccolo gioiello di verità e di commozione come Monsieur Lazhar; ed ogni sera, prima dei lungometraggi, i corti di dieci minuti di grandi autori contemporanei, da Kaurismaki ad Herzog. Ancora una volta, pensiamo di essere riusciti a proporre un ciclo composito e seducente per gli occhi, il cuore e la perspicacia di ognuno.
Giovedì 8 Novembre 2012
Marley di Kevin Macdonald
con Bob Marley USA, Gran Bretagna 2012. Durata: 122 min.
Il ritratto di Bob Marley, il musicista più affascinante della scena musicale reggae, il più grande, contraddittorio e potente di tutti. Un uomo senza mezze misure che, nel documentario che porta il suo nome, diretto dal premio Oscar Kevin Macdonald, si racconta e si fa raccontare dalle persone che lo hanno accompagnato durante la sua eccentrica vita da artista. Il film segue la sua esistenza: l’infanzia in campagna, la gioventù nella baraccopoli di Kingston, il primo gruppo, l’unico matrimonio, l’ambizione sfrenata, il grande successo e gli eccessi (11 figli da 7 donne diverse, tra cui una Miss Mondo cui proibiva di truccarsi), la musica al servizio della pace nella sua Giamaica, la morte improvvisa a soli 36 anni.
Giovedì 15 Novembre2012
Elles di Malgoska Szumowska
con Juliette Binoche, Anaïs Demoustier, Krystyna Janda, Ali Marhyar. Francia, Polonia, Germania 2011. Durata: 95 min.
Anne ha un marito, due figli, una bella casa a Parigi. Anne è una giornalista del magazine “Elle” per il quale ha recentemente condotto un’inchiesta intervistando due studentesse che si prostituiscono. L’incontro con la polacca Alicja e con la francese Lola la turba profondamente, e si rivela sempre più perturbante. E’ un film sull’universo familiare di una donna sola, apparentemente realizzata, messo a confronto con scelte lontane dal suo sentire ma che, in modo del tutto inaspettato, ne sovvertono le fragili sicurezze. Senza la presenza della Binoche Elles avrebbe potuto assumere le caratteristiche di un film softcore. È grazie a lei, alla sua fisicità che invece diventa un percorso nella psiche di una donna, di una madre e soprattutto di una femmina. Il confronto con le due ragazze la spinge a mettersi in discussione, a scegliere la menzogna per poter continuare sui binari di una quotidianità, in cui solo la musica classica può costituire l’unico elemento di vitalità.
Giovedì 22 Novembre 2012
Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau
con Fellag, Sophie Nélisse, Danielle Proulx, Jules Philip, Émilien Néron. Canada 2011. Durata: 93 minuti.
Achir Lazhar, immigrato a Montréal dall’Algeria, si presenta un giorno per il posto di sostituto insegnante in una classe di bambini tra i dieci e gli undici anni, sconvolta dalla sparizione macabra e improvvisa della maestra. Bachir ha fatto letteralmente carte false per avere quel posto: anche nel suo passato c’è un lutto terribile, con il quale, da solo, non riesce a fare i conti…Un film che suscita emozioni forti. Il regista Philippe Falardeau compie un’impresa titanica nel dirigere questi straordinari bambini, costruendo un dramma semplice e trasparente, ricco di umanità e comprensione, trovando il canale giusto per entrare in sintonia con lo spettatore, senza fronzoli né mistificazioni, parlando direttamente al cuore e all’intelligenza.
Giovedì 29 Novembre 2012
The Way Back di Peter Weir
con Dragos Bucur, Colin Farrell, Ed Harris, Alexandru Potocean. USA 2010. – Durata 129 minuti.
La storia di tre uomini che nel 1941 realizzarono un’impresa epica, raggiungendo l’India dopo essere scappati da un gulag siberiano e dopo aver percorso a piedi, senza alcun sostegno, ben 6500 chilometri, in condizioni estreme: il caldo dei deserti, la mancanza di cibo e di acqua, l’attraversamento della catena himalayana.
Nei suoi momenti più grandi, The Way Back è grande quanto la vita: grande come i paesaggi sterminati che pochi registi sanno filmare come Peter Weir. Dalle steppe gelate della Siberia, al deserto fatale della Mongolia, verso l’Himalaya e la libertà che sta dietro le montagne, nell’India degli inglesi, ogni squarcio di natura invade i confini dell’inquadratura e riempie lo sguardo.
Giovedì 6 Dicembre 2012
L’intervallo di Leonardo Di Costanzo
con Francesca Riso, Alessio Gallo, Antonio Buil Puejo, Carmine Paternoster, Salvatore Ruocco. Italia, Svizzera, Germania 2012. Durata: 90 min.
Per colpa di uno sgarro al boss camorrista del suo quartiere, la sedicenne Veronica viene presa in ostaggio e trattenuta all’interno di un palazzo abbandonato all’estrema periferia di Napoli, in attesa di essere punita. A sorvegliarla, seppur controvoglia, c’è Salvatore, un coetaneo timido e goffo, con cui nelle ore di attesa Veronica instaura un rapporto di complicità… Piccola, grande rivelazione a Venezia, Leonardo Di Costanzo si distingue per il suo sguardo potente e pudico. Evita sermoni e si abbandona alla sensualità di un dialetto napoletano serrato e fascinosamente oscuro. E, come tutti i grandi cantori del reale, riesce a commuovere, convincendoci che il mondo, così come lo conosciamo, può anche scomparire per un momento e fare spazio ad altro. E, poi, raramente Napoli è stata filmata meglio in tutte le sue mille sfumature.
Giovedì 13 Dicembre 2012
Killer Joe di William Friedkin
con Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, USA 2011. Durata 99 min.
Con tutta la rabbia furiosa dei giovani esordienti, William Friedkin, in Killer Joe riesce a comporre un affresco sulla famiglia cattivissimo, che da solo fa impallidire tutto il cinema di Todd Solondz. Il ventiduenne Chris Smith ha collezionato un debito di 6000 dollari con il boss della città. La sua idea è semplice: contattare un killer per far fuori la madre alcolizzata, la cui polizza è di 50.000 dollari, e dividere la somma con il padre e la sorella minore. Trama folle per una black commedy senza speranza, dove umorismo e violenza trasformano incessantemente la prospettiva dello spettatore, con sadiche accelerazioni erotiche, che mettono improvvisamente in cortocircuito l’apparente classicità di narrazione, riscoprendo l’anticonformismo provocatorio dei migliori lavori del cineasta.
Giovedì 20 Dicembre 2012
Amour di Michael Haneke
con Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Rita Blanco. Francia, Austria, Germania 2012. Durata: 104 minuti.
Georges e Anne sono ormai ottantenni e, dopo una vita passata a insegnare musica, si sono ritirati in pensione, soddisfatti anche della carriera della figlia Eva (Isabelle Huppert), musicista che vive all’estero con la sua famiglia. Ma l’amore che lega i due anziani coniugi sarà messo a dura prova…
Palma d’oro a Cannes, Amour di Haneke è un film assolutamente da vedere, che ci regala emozioni impareggiabili. Interpretato in modo sublime da due attori, Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva, Amour è il film tenero e spietato, senza una sbavatura. Colpisce, commuove, “respinge”, a tratti fa paura. E soprattutto, narra una storia che ha per davvero come tema principale quello del suo titolo: l’Amore.
I CORTI
Giovedì 8 novembre ore 21,15: Dogs Have No Hell di Aki Kaurismäki. Finlandia 2002, dur: 10’
Giovedì 15 novembre ore 21,15: Lifeline di Víctor Erice. Spagna 2002, dur: 10’
Giovedì 22 novembre ore 21,15: Ten Thousand Years Older di Werner Herzog Germania 2002 dur: 10’
Giovedì 29 novembre ore 21,15: Int. Trailer Night di Jim Jarmusch U.S.A. 2002 dur: 10’
Giovedì 6 dicembre ore 21,15: Twelve Miles to Trona di Wim Wenders U.K. 2002 dur: 10’
Giovedì 13 dicembre ore 21,15: We Wuz Robbed di Spike Lee U.S.A. 2002 dur: 10’
Giovedì 20 dicembre ore 21,15: 100 Flowers Hidden Deep di Kaige Chen. Cina 2002 dur: 10’