“Il cinema di Bernardo Bertolucci” a cura del Circolo del cinema di Lucca



600full-bernardo-bertolucciIL CINEMA DI BERNARDO BERTOLUCCI


Dedichiamo questo miniciclo, dopo il grande successo ottenuto da Buñuel, ad uno dei più grandi registi italiani viventi, sicuramente il più famoso: Bernardo Bertolucci. Nelle sue grandi storie di amori impossibili, il regista parmense fa i conti con la nostra storia (e non solo): fascismo e comunismo, lotta di classe e sessantotto, droga e terrorismo, immigrazione e mito, amore e sessualità. Sempre nel nome di un  cinema raffinatissimo e imprevedibile, legato al marxismo e alla psicoanalisi, al melodramma e al manierismo, alla nouvelle vague e alle arti figurative. Rifiutando sempre ogni catalogazione netta. I suoi film sono drammi e commedie, psicoanalitici e politici, Kolossal o piccoli film, ma rimanendo, in qualche misura, indecifrabili.

San Micheletto, ore 21.30

Lunedì 24 settembre: Omaggio a Giuseppe Bertolucci
Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci
con Alida Valli, Roberto Benigni, Carlo Monni, Chiara Moretti. Italia 1977. Dur: 90 min.

Introduce Igor Vazzaz

Iniziamo con un omaggio a Giuseppe Bertolucci, fratello di Bernardo, venuto a mancare qualche mese fa, con uno dei film mitici degli anni ’70, Berlinguer ti voglio bene, che segnò il debutto cinematografico di Roberto Benigni nel suo indimenticabile personaggio, Cioni Mario. Un film psicoanalitico e scurrile,  comico e drammatico, provocatorio e tenero,  moderno e insieme arcaico, realistico e surreale. Una sequenza capolavoro il piano sequenza del monologo di  Benigni lungo il filare di viti.

Lunedì 1 ottobre
La commare secca di Bernardo Bertolucci
Con Marisa Solinas, Allen Midget, Giancarlo De Rosa, Alfredo Leggi.  b/n.  Italia 1962. Dur: 92 min.
Nel primo film dell’esordiente Bertolucci, poco più che ventenne,  lo spirito pasoliniano è presente sia nella “scrittura” che nella ricerca estetica dei volti e nell’ ambientazione, ma è altrettanto evidente ciò che lo differenzia dal suo “mentore”: per Pasolini l’emarginazione  è dolore, è passione, è partecipazione fino alla morte; per Bertolucci  è distacco estetico, è esercitazione stilistica. Ma proprio quello che per alcuni critici è stato un “tradimento”, è il punto di forza del film. Bertolucci, libero dalla partecipazione “viscerale” al soggetto, si è dedicato ad una operazione stilistica che si avvicina più al noir francese che al neo-neo-realismo italiano, con iperboli narrative che si risolveranno solo alla fine.

Martedì 9 ottobre
La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci
con Ugo Tognazzi, Vittorio Caprioli, Anouk Aimée, Victor Cavallo, Laura Morante. durata 110′ min. – Italia 1981.
Ritmo da giallo di Agatha Christie, finale aperto. Drammaticità che si sente a pelle. Primo Spaggiari, industriale caseario della Bassa Padana, si vede chiedere, per il riscatto del figlio sequestrato da un gruppo di terroristi, un miliardo… Film ricco di ossimori: è un giallo senza spiegazione; è un film sul terrorismo dove i terroristi sono invisibili; è angoscioso, ma percorso da momenti umoristici con immagini chiare per una storia che chiara non è. Leggibile anche in chiave onirica, come variante sul tema dell’uccisione del padre.
Ugo Tognazzi, premiato a Cannes, qui coinvolge e sconvolge.

Lunedì 15 ottobre
L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci

con Peter O’Toole, John Lone, Joan Chen, Ryuichi Sakamoto, Dennis Dun.  Italia 1987. Dur: 159 min.
E’ la storia vera di Pu Yi che nacque (1906) imperatore e morì (1967) cittadino qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese. Tragitto di un uomo dall’onnipotenza alla normalità, dal buio della nevrosi alla luce della quotidianità, ma anche parabola di un attore coatto,  costretto a recitare una parte che, in fondo, gli piace. Cinema alla grande e talvolta grande cinema. Nella 1ª parte, la più operistica, nella Città Proibita di Pechino, il regista deve aggirare le trappole del colossal in costume; nella 2ª gli ostacoli rigidi della biografia. Il film più armonioso di Bertolucci e, forse, con Piccolo Buddha, il più accademico. 9 premi Oscar.

Lunedì 22 ottobre
Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci

con Liv Tyler, Stefania Sandrelli, Jean Marais, Jeremy Irons, Carlo Cecchi. Italia, Gran Bretagna 1996. Dur: 118 min.
Lucy, una diciannovenne americana, viene mandata in vacanza in Toscana a casa del padre e di una coppia di amici. Nella splendida villa isolata sulle colline senesi Lucy si aspetta di ritrovare un ragazzo conosciuto anni prima, ma soprattutto di scoprire l’identità del vero padre… L’inizio bellissimo: una videocamera impudica accarezza la figura di Lucy, ne scopre la bellezza e ne circoscrive i contorni: si sente il compiacimento di Bertolucci per il talento istintivo e la sensualità quasi selvaggia della giovanissima Liv Tyler, intorno alla quale ruota tutto il film…

Lunedì 29 ottobre
L’assedio
di Bernardo Bertolucci.
con David Thewlis, Thandie Newton, Massimo De Rossi, Claudio Santamaria, Veronica Lazar. Italia, Gran Bretagna 1999. Dur: 93 min.
L’assedio vive di strazianti contrasti. A partire da quello tra la giovane africana Shandurai (Thandie Newton) e il suo padrone di casa a Roma, il pianista inglese Kinsky (David Thewlis), follemente invaghito di lei. Ma, sotto la superficie del loro drammatico gioco amoroso, si scorge un ben più tragico conflitto, storico e sociale questa volta, tra l’Africa disperata e l’Occidente straricco, tanto iperalimentato quanto infelice.  Tratto da un racconto dell’inglese James Lasdun, è un film molto bello, intenso e denso, con due soli personaggi e pochissime parole, girato in un’unica casa romana con straordinaria maestria.


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