“Vuoti a rendere” di Jan Sverak

di Gianni Quilici

Una sequenza del filmL’inizio è promettente. Joseph (Zdenek Sveraknek), insegnante di sessantacinque anni, che non sopporta più i ragazzi, ne’ la scuola e che desidera sentirsi libero e utile, si ricicla prima come corriere su due ruote, poi come responsabile del ritiro di bottiglie vuote al supermercato. Qui, in questo contesto, si intromette nella vita dei clienti, li aiuta, occhieggia le donne più giovani ed è sul punto di avere una storia con una di esse, ma trascura la moglie, che soffre per questo.

Però ben presto il regista sceglie la storia, combina rapporti poco credibili preferendo gratificare il pubblico e forse anche se stesso con una affettuosa (e complice) ironia, invece di dare risposte profonde ai problemi che la storia stessa pone.

Infatti tutti i rapporti: dall’anziano collega misantropo con la cliente del supermercato alla figlia con l’ex collega insegnante, per finire con quello tra il protagonista e la moglie stessa si risolvono (senza ambiguità) con la bellissima invenzione scenografica della mongolfiera che si alza nel cielo della campagna praghese…

Jan Sverak (Premio Oscar nel 1996 con Koljia) ha un indubbio talento (orizzontale): ironia affettuosa ed amara, battute efficaci, occhio visionario che qua e là -nei sogni erotici- rimanda a Fellini. Non va però a fondo, rimane nella commedia, facendo appena baluginare la precarietà e nascondendo il vuoto.

Naturalmente alla critica (italiana), in genere, piace senza troppe riserve.

Vuoti a rendere
(Vratné lahve)
Un film di Jan Sverak. Con Zdenek Sverak, Tatiana Vilhelmová, Daniela Kolarova, Alena Vránová, Jirí Machacek, Miroslav Táborský, Martin Pechlát, Nella Boudová, Jan Budar, Pavel Landovský, Filip Renc, Jirí Schmitzer, Ladislav Smoljak, Vera Tichánková, Ondrej Vetchy, Jan Vlasák.
Produzione Repubblica ceca, Gran Bretagna 2007. – Distribuzione Fandango.
Durata: 100 minuti.


Lascia un commento