“Racconti da Stoccolma” di Anders Nilsson

di Gianni Quilici

Vincitore del Premio “Amnesty International” al 57° Festival di Berlino Racconti da Stoccolma di Anders Nilsson è un film che si articola attraverso tre storie. Diversamente da come potremmo immaginarcele per l’idea che abbiamo della Svezia, paese civile per eccellenza, esse esprimono una violenza atroce, sopratutto verso la donna. Protagonisti: una famiglia immigrata non sappiamo da dove, una giornalista televisiva affermata e un giovane gestore (arabo) di un locale alla moda.

Un film di denuncia? Sì, chiaramente e volutamente. Dice a questo proposito il regista; Anders Nilsson: “Proprio nel momento in cui ci eravamo soffermati a riflettere sul da farsi mi è capitato di soffermarmi sulle pagine di alcuni giornali svedesi che raccontavano di spaventosi fatti di cronaca accaduti a poca distanza l’uno dall’altro. Violenze private sfociate in tragedia in nome dell’onore perduto e della voglia di vendetta. In quel momento ho capito che dovevo mostrare come certe cose non avvengano solo in famiglie di immigrati ma anche in quelle che da fuori appaiono come onorabilissime famiglie svedesi”

Un film di denuncia, ma anche una pellicola ricca di tensione, che diventa in certi momenti thriller. In che modo?

Primo: queste storie contengono in sé atmosfere di violenza psicologica e fisica, che diventano nell’episodio della famiglia immigrata, quello più riuscito, atmosfere da incubo.

Secondo: queste storie, tra loro separate, vengono narrativamente mescolate. Il montaggio ha qui una funzione espressiva importante. Nei casi migliori tronca una situazione emotivamente forte (favorendo un processo di estraniazione), per scivolare (riprendendola) in un’altra storia, che ha un filo profondo di collegamento: una vittima (o meglio più vittime) di un carnefice (e spesso di più carnefici).

Il limite è che questo cinema di denuncia è a una dimensione: i buoni da una parte e i cattivi dall’altra, senza quelle sfumature, che, sopratutto nell’episodio della giornalista, sarebbero state necessarie.

Tuttavia è un film da vedere con almeno una sequenza indimenticabile.
La ragazzina, giudicata dalla famiglia una puttana per ragioni assolutamente futili, viene obbligata di notte ad attraversare una strada ad alto traffico ed elevata velocità. La prima volta esce indenne, una seconda, una terza… L’atmosfera notturna, le macchine che sfrecciano come automi, il terrore della ragazzina, le facce da incubo dei familiari, tutto è agghiacciante.

Due notazioni finali: nel film ritroviamo Bibi Anderson, una delle grandi attrici del cinema bergmaniano; la casa distributrice è la Teodora, piccola, ma preziosa raccoglitrice di film, altrimenti invisibili.
da Lo schermo

RACCONTI DA STOCCOLMA
Titolo originale: När Mörkret Faller
Regia: Anders Nilsson
Sceneggiatura: Joakim Hansson, Anders Nilsson
Fotografia: Per-Arne Svensson
Montaggio: Darek Hodor
Interpreti: Oldoz Javidi, Lia Boysen, Reuben Sallmander, Per Graffman, Fredrik Eriksson, Ashkan Ghods, Bahar Pars, Mina Azarian
Produzione: Sonet Film, Multimedia Film-und Fernseh
Distribuzione: Teodora Film
Nazione: Svezia
Anno: 2007
Durata: 133 min.


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