di Riccardo Dalle Luche
Questa pellicola non è un film sull’Olocausto, che ne è solo un elemento di sfondo, ma un nostalgico melodramma, una sobria vicenda di amore e morte, un atipico esempio di amore impossibile e, per questo, perenne.
Lei, Anna Schmidt, scrupolosa tramviera degli anni 50, potrebbe essere sua madre e si offre nella sua tarda giovinezza alla passione adolescenziale di un liceale; lui ricambia il favore leggendole i classici, perchè lei è analfabeta, ma ama ascoltare la lettura altrui. Come apprenderemo, lo faceva già ad Auschwitz dov’era scrupolosa sorvegliante, coinvolgendo nella lettura le prigioniere, come altri le usavano sessualmente per una notte, prima di avviarle allo sterminio.
“The reader” è uno di quei rari ma importanti film in cui il sesso si accoppia alla lettura (“L’uomo che amava le donne” di Truffaut, “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” e I racconti del cuscino di Greenaway, più modestamente “Diavolo in corpo” e “La balia” di Bellocchio); qui, però, la lettura si svincola dal sesso e si fa solo vettore di affetti riconoscenti e nostalgici; lui, divenuto avvocato, le invierà le sue letture registrate in cassetta per alleviarne la carcerazione postuma ed autoespiativa (si accusa di avere scritto un rapporto che non poteva scrivere per forza maggiore): solo in carcere lei potrà infatti imparare a scrivere, grazie al suo ragazzo divenuto grande, ma solo con i caratteri tipografici. Quando i due potranno riunirsi, lei, ormai vecchia e disfatta, preferirà impiccarsi piuttosto che riesporsi al mondo e a lui che, rimastole fedele nell’anima, potrà solo raccontare la sua storia alla figlia avuta in un fugace matrimonio ed essere il suo esecutore testamentario.
La struttura melodrammatica, sia pure particolare, è dunque chiara. La realizzazione è sobria, didascalica; se Ralph Fiennes risulta eccessivamente smorto e piagnucoloso, lei, Anna Schmidt, è splendidamente interpretata da Kate Winslet, che le offre anima e corpo, fredde ossessioni e sguardi desolati e vuoti, sincerità passionali e brusche variazioni d’umore.
La cosa che più resta del film è l’esemplificazione di una perfetta esecutrice della folle politica nazista: incapace di criticarne i contenuti (cosa che del resto non le competeva), ne era una perfetta garante nella forma, come lo sarà, nella vita postbellica, nelle mansioni di tramviera e nell’avventura di seduttrice: si lava e lava il ragazzo continuamente, se ne stanno fissi nell’acqua della triste vasca vintage, come ad annientare ogni traccia di quello che ancora nessuno conosceva.
THE READER
Regia: Stephen Daldry
Sceneggiatura: David Hare
Soggetto: Bernhard Schlink ( Romanzo )
Personaggi: Kate Winslet (Hanna Schmitz), Ralph Fiennes (Michael Berg)
David Kross (Michael Berg (giovane)) Bruno Ganz (Professor Rohl),
Lena Olin (Rose Mather / Ilana Mather), Jeanette Hain (Brigitte)
Montaggio: Claire Simpson
Fotografia: Roger Deakins, Chris Menges
Scenografia: Brigitte Broch
Costumi: Ann Roth
Musiche: Nico Muhly
Produzione: USA-Germania 2008.
Dur:123 min.