“The Town” di Ben Affleck

di Gianni Quilici

The-Town-Blake-Lively-Foto-dal-film_midScrive Dario Zonta su l’Unità: “The Town è il classico film gangster della Warner… Ci sono i gangster, seppure aggiornati ad oggi, colti in un luogo storico della malavita americana, a Charleston, quartiere di Boston, c’è l’Fbi con le solite facce e la solita arroganza, ci sono i legami famigliari che non si possono recidere, gli amici e l’ambiente che impediscono all’eroe di turno di potersi liberare…”

Sono film, che quasi sempre hanno uno scopo di fondo: piacere al pubblico usando spesso più o meno, come in questo film dell’attore-regista Ben Affleck, gli stessi stilemi.

Il primo: la rapidità e l’intelligenza, l’astuzia e la forza che la banda, e, in particolare, il protagonista utilizzano per sfuggire a situazioni impossibili o quasi. E questo elemento funziona quando il film si fa azione, per l’abilità di inquadrature e di montaggio: assalto alle banche e fuga per la città, esagerando però, in questo caso come in tanti altri, fino ad una inverosimiglianza, che allontana più che stupire.

Il secondo: creare un’identificazione con la storia d’amore tra lui, leader della banda, bello e dannato, buono con un passato strappa lacrime e lei, giovane e deliziosa direttrice di una banca, da lui stesso, maschera sul viso, svaligiata.

Questi contrasti classici del gangster movie, tra violenza anche spietata e storia sentimentale accattivante quanto difficile, non reggono. Non perché siano improbabili, come osserva invece Dario Zonta, quanto perché non approfonditi. La debolezza di The Town è soprattutto nei protagonisti e nel loro rapporto. Il loro amore, infatti, è visivo; è credibile soltanto per la reciproca bellezza che trasmettono anche allo spettatore, ma non attraversa nessuna esplorazione o ricerca di loro stessi. E’ amore dato, non rappresentato.

THE TOWN

di Ben Affleck

Soggetto Chuck Hogan Sceneggiatura Ben Affleck, Aaron Stockard, Peter Craig

Produttore Basil Iwanyk, Graham King

Fotografia Robert Elswit

Montaggio Dylan Tichenor

Musiche David Buckley Harry Gregson-Williams

Scenografia Sharon Seymour

USA 2010. Durata: 125 minuti


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