“Il ferroviere” di Pietro Germi
Posted by admin on Giugno 3rd, 2023
DA POCO RESTAURATO IL CAPOLAVORO DI PIETRO GERMI “IL FERROVIERE” . PELLICOLA CONSIDERATA TRA LE MIGLIORI DI OGNI TEMPO DAL REGISTA GEORGIANO OTAR IOSELIANI
di Mimmo Mastrangelo
Agli inizi della sua carriera Pietro Germi (Genova 1914- Roma 1974) fu uno dei nostri registi che non si lasciò condizionare da una certa corrente neorealista, preferì far convivere temi e situazioni in uno stile affine al cinema statunitense.
Ma una serie di flop al botteghino fu, sicuramente, tra le ragioni che lo spinsero a cambiare registro. E così nel 1956 con “Il ferroviere”, agendo tra il melò ed un codice “tardo realista”, Germi ( da regista ed attore) portò a compimento un lavoro eccellente che, da una parte, lo riaccreditò persino tra quella critica che, fino a quel momento, non gli aveva risparmiato le più sferzanti stroncature, e dall’altra gli permise di raggiungere un inaspettato successo nelle sale.
Tant’è che il film, oltre a trovare un riscontro di pubblico più nei piccoli centri che nelle grandi città, risultò il terzo campione d’incasso della stagione. Conquistato dal racconto inedito del giovane sceneggiatore Alfredo Giannetti, Germi dovette lottare non poco con il produttore Carlo Ponti per convincerlo sulla sua doppia veste di regista ed attore e lasciar scartare l’ipotesi di Spencer Tracy o Paul Douglas per il ruolo di protagonista. ” A poco a poco – dirà Germi – studiando nei minimi particolari il volto e le caratteristiche del personaggio mi accorsi che si adattavano a me, che c’entravo dentro coi miei vestiti, col mio modo di fare e di gestire, di arrabbiarmi e di essere.
”