“Natale a Beverly Hills”
basterebbe il titolo per qualificarlo.
Eppure questo filmaccio che offende
intelligenza e ironia,
comicità e sensibilità
è stato classificato “film di interesse culturale”
ottenendo sgravi fiscali,
estesi ai multiplex che lo programmano.
Per legge.
La legge Urbani del 2004
che sostiene i film che più incassano
come meritevoli del sostegno pubblico.
Dobbiamo stupirci?
E’ l’occupazione economica
e culturale di Berlusconi e del berlusconismo.
Le conseguenze sono incalcolabili:
il profitto diventa bene pubblico
il cittadino è ridotto a cliente,
lo spettatore a cretino,
non si investe su nuovi talenti,
la produzione indipendente è a rischio,
250mila persone che qui lavorano pure.