di Silvia Chessa
Bellissima Genova, città di nascita.
E la Gallura, poi, luogo d’adozione.
L’amicizia con Luigi Tenco, così ben tratteggiato da rubare quasi la scena a De Andrè, è commovente.
Per il giovane Tenco vita ed arte già coincidevano quando De Andrè stava ancora tentando di camuffare il suo talento e rimandare il giorno di salire alla ribalta, ma tra loro il rapporto che si crea è spontaneo, scherzoso e fortissimo.
Poi la famiglia di origine di Faber, le sovrastrutture della borghesia, la sua difesa della privacy nel loro rispetto.
E la sua innata timidezza, una timidezza ad intermittenza, capace di improvvise e schiette socievolezze, le sue inquietudini, provocazioni e profondità, la sua sincera spiritualità scevra da dogmatismi e formalità.
La creatività, la libertà, le donne, la musica, il fumo, il bere, tutto ciò che amava fino all’eccesso..
Il Principe era, ed emerge qui, come uno spirito tormentato ma libero, vicino ai dimenticati, maestro nel porre le domande giuste.
E schivo nel dare risposte banali, scontate o retoriche.
Bravissimo Luca Marinelli, nel calarsi con la camminata, gli sguardi, l’inclinazione della testa, e perdonato anche se non riesce ad imitare perfettamente la troppo difficile parlata genovese.
Verosimili e vivaci i dialoghi, come quello con la prima moglie, la Puni, prima di lasciarsi.
“Io non ce la faccio a starti dietro.Davanti sono buoni tutti, Puni, la fatica è stare appaiati”
O quello con l’amico poeta, ritrovato ubriaco seduto per terra, dopo due ore che Faber lo cercava per lavorare insieme.
“Che ci fai qui, sono due ore che ti cerco! Alza il culo e andiamo.
-Proprio tu mi dai delle regole, tu l’anarchico?
Perché tu pensi che essere anarchico significa fare quello che ti pare?”
-E cosa vuol dire, invece?
Darsi delle regole prima che te le diano altri. Perciò alza il culo prima che te lo dica io.”.
Fabrizio de Andrè – Principe libero
Regia di Luca Facchini.
Con Luca Marinelli, Ennio Fantastichini,
Elena Radonicich, Davide Iacopini, Valentina Bellè
Genere Biografico
Italia, 2018, durata 193 minuti.