di Silvia Chessa
The Old House Bookshop, (La Casa dei libri), adattato dal romanzo “La libreria” di Penelope Fitzgerald, è un film che, coniugando la magia del cinema con la forza della letteratura, stimola un sapere che ci obblighi ad uno sforzo di comprensione, non ci compiaccia nel già visto, e già sentito, ma che ci scuota dal torpore.
Questo ideale di nuove conoscenze, liberamente ricercate ed acquisite, è espresso dal signor Edmund Brundish, magnificamente interpretato da Bill Nighy (vedovo, nella colorata fantasia del paesani, in verità semplicemente separato e molto solitario, poiché nutre poca simpatia verso gli altri esseri umani) quando consiglia Florence Green, (lei realmente vedova e neo libraia), circa l’opportunità o meno di far atterrare un romanzo come Lolita nella poco emancipata e sonnolenta cittadina di Hardborough, nel Suffolk. Edmund suggerisce a Florence di non soffermarsi sull’aspetto del giusto o sbagliato, ma sul dato obiettivo: è un bel romanzo, pertanto merita di fare la sua comparsa fra le vetrine della Old House Bookshop. “Non lo capiranno. Ma è pur tuttavia positivo. La comprensione impigrisce”.
Molto simpatica e di completamento a quella della protagonista è la figura della bambina, Christine, (Honor Kneafsey), che rifiuta categoricamente di leggere, però ragiona e parla speditamente, come una adulta, e, per assurdo, è felice di lavorare in una libreria, la “ripugnano i ragazzi”, come dichiara preventivamente, e vince le resistenze di Florence, vendendosi alla grande, nel suo primo colloquio di lavoro, con ineccepibili argomentazioni: è piccola, è vero, ma è, delle tre sorelle, quella effettivamente più disponibile e che le darà meno problemi.
Benché piccola, Christine ha le idee chiare su tutto, tanto da confrontarsi come una quasi coetanea con Florence, la cui bonomìa biasima fermamente, lei che sa già che da grande vorrà essere cattiva come la signora Gamart e come quel suo amico della BBC, Milo North: “è più facile, così!”, sentenzia determinata.
Florence, anche lei perseverante, è oggetto di trame maligne e tradimenti (senza un serio perché) da parte di quasi tutti gli abitanti del paese; ciascuno, muovendosi per interesse venale e personale, la danneggia, mentre lei conquista, (oltre alla alleanza di Christine e del signor Brundish), l’unica persona estranea e di passaggio: la ragazza di Milo North. Le due si confidano in una scena che le vede affianco, sorridenti e complici, in uno scenario di vento e mare che trasmette un senso di sfida alla natura, alla sorte.
La piccola aiutante Christine introduce elementi di comicità e spontaneità in atmosfere compostamente inglesi, come quando, durante una degustazione di tea, seduta accanto a Florence, domanda se può avere il vassoio laccato cinese alla morte di lei e con altrettanto humor Florence ribatte che non sente di stare per morire.
Struggente ed intenso l’incontro fra Florence ed Edmund, uomo solitario ma benvoluto, che non esce mai di casa ma vive di grandi letture, da pensatore libero e indipendente. Da quel pomeriggio nascerà un sodalizio amicale che spingerà l’uomo a varcare quella reclusione autoeletta, desiderando fare concretamente qualcosa per mantenere in vita la Casa dei libri, il sogno della sua nuova amica.
E questo perché Florence, a detta di Edmund, possiede in abbondanza la qualità alla quale lui attribuisce il massimo valore, il coraggio, e poi perché, aggiunge con poche ma toccanti parole: “lei mi fa credere, ancora una volta, in cose che pensavo dimenticate”.
In ogni risveglio, però, i rischi sono proporzionati al coraggio di esporsi e il dramma è in agguato.
Ciò che non muore è, invece, la voglia di circondarsi di libri, i veri amici, giacchè, come dice Florence, “nessuno si sente mai solo in una libreria”.
Infatti, concluso il periodo della Old House Bookshop, Florence ha, pur non volendo, oramai iniettato un germe nella sua piccola aiutante .. futura erede.
LA CASA DEI LIBRI
Regia di Isabel Coixet
Con Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Bill Nighy, Honor Kneafsey, James Lance.
Titolo originale: The Bookshop.
Distribuito da BIM. Produttori: Jaume Banacolocha, Chris Curling, Adolfo Blanco, Joan Bas, Albert Sagalés, Jordi Berenguer, Alex Boyd
Anno: 2017 Paesi : Spagna, Gran Bretagna, Germania Durata: 113 minuti