Lucky è un ateo novantenne decisamente ben messo come salute fisica e mentale. È indipendente, vive solo e compie i suoi riti quotidiani con maniaca precisione. Non è mai stato sposato, non ha parenti anche perché è sopravvissuto a tutti, ma ha i vicini e gli amici, nonostante il suo carattere impulsivo e rabbioso. Non fa sconti a nessuno e dice a tutti quello che pensa con un linguaggio assai colorito e con imprecazioni degne di uno scaricatore di porto.
Cura il suo fisico con la ginnastica e con un’alimentazione minima, ma in compenso fuma almeno un pacchetto di sigarette al giorno.
Il suo viaggio spirituale, però, lo mette difronte alla fine ormai prossima e inevitabile e questo lo porta a una consapevolezza e a una tristezza che non ha rimedi, perché così è la vita dell’uomo. Si può ripercorrere il passato, riandare all’infanzia e soprattutto al periodo della guerra, alla marina e agli attacchi finiti bene, ma non col tono del piangersi addosso, semplicemente come qualcosa che si è vissuto e che fa parte di noi.
Ben presente è l’oggi e se si è sopravvissuti a quasi tutti i nostri coetanei, non si può pensare di poter durare in eterno.
I paesaggi desertici dei dintorni di Los Angeles, coi loro tramonti e albe dai colori meravigliosi e con quei raggi rasenti, sono uno sfondo perfetto a questi sentimenti. Il bosco di cactus sembra eterno e l’uomo, misero mortale, non può far altro che prenderne coscienza e rimanerne ammaliato.
La recitazione di Harry Dean Stanton è emozionante, i suoi occhi esprimono la curiosità che ancora prova nei confronti del mondo, ma anche la coscienza della fine ormai prossima; la sua camminata obliqua ci presenta il suo carattere indomabile e le gambe indebolite dall’età.
Diversa invece la sorte delle tartarughe e dei cactus, la loro vita è lunghissima e la “testuggine” del suo amico ha finalmente trovato il suo vero habitat dopo una lunghissima prigionia. Solo per loro c’è futuro!
Lucky di John Carroll Lynch. Un film con Harry Dean Stanton, David Lynch, Ron Livingston, Ed Begley jr, Tom Skerritt, Beth Grant. USA, 2017, durata 88 minuti.