FESTIVAL DI LOCARNO: UNA RETROSPETTIVA AI CENTO ANNI DELLA LEGGENDARIA CASA DI PRODUZIONE COLUMBIA PICTURES
di Mimmo Mastrangelo
Una delle sezioni più attese e seguite dell’ultimo Festival del Cinema di Locarno (7-17 agosto) è stata la retrospettiva dedicata ai cento anni della “Columbia Pictures”, la nota casa di produzione che abbiamo imparato a conoscere per tramite del logo della “Turch lady,” la regale figura della signora con la torcia in mano che ricorda la statua della libertà e compare sullo schermo prima dei titoli di testa.
Articolata in quaranta film, girati nella stagione migliore (quella fra gli anni trenta e cinquanta) della casa hollywoodiana, la retrospettiva è stata curata da Ehsan Khoshbakht, critico cinematografico iraniano, navigato conoscitore del cinema classico che ha cercato, tra l’altro, di sfatare alcuni dei miti che hanno da sempre circondano la Columbia, in modo da restituire “una documentazione più ricca e completa”.
Ufficialmente la Columbia Pictures Corporation vide sì la nasce nel 1924, ma i suoi fondatori, i fratelli Jack e Harry Cohn e il loro socio Joe Brandtm, avevano già avviato la loro attività di produttori nel 1918, sotto l’etichetta CBC Film Sales Corporation. L’eclettismo e un certo coraggio furono tra le caratteristiche che distinsero la Columbia da altri Studios anche più grandi come la MGM o la Warner Brothers. Agli inizi produsse in prevalenza dei western a basso costo, ma quando vi entrò a lavorare il regista Frank Capra raggiunse i primi grandi successi al botteghino, tra i titoli trionfanti non si possono non ricordare “Signora per un giorno (1933) che guadagnò quattro Oscar, e “Accadde una notte” (1934). Nel decennio successivo, nonostante i fratelli Cohn continuassero a mettere a disposizione delle produzioni budget più bassi rispetto ai produttori concorrenti, l’ affermazione assunse una dimensione mondiale, invece negli anni cinquanta la Columbia si avviò a produrre anche per la televisione realizzando, tra gli altri, prodotti che diverranno di culto.
La casa di produzione nel corso dei suoi cento anni di vita ha attraverso anche momenti poco esaltanti, dopo aver rischiato la bancarotta, nel 1982 venne acquistata dalla Coca Cola e a fine di quel decennio fu ceduta alla Sony Corporation. Per la rassegna di Locarno Ehsan Khoshbakht ha messo insieme, oltre a dei classici in assoluto, film poco noti di grandi registi e produzioni con o sulle donne. “ All’epoca – ha detto Khoshbakht “il protagonismo della donna era uno degli aspetti più interessanti e coraggiosi della Columbia. Lo Studio fu terreno fertile per molti talenti femminili come per la regista Dorothy Arzner e Virginia Van Upp, la prima produttrice esecutiva nella storia di Hollywood, al suo nome si lega il film Gilda! “
Tra i quaranta titoli passati sullo schermo segnaliamo La Peste del west (1939) di Del Lord con un improbabile Buster Keaton capitano di una barca a vela che va in Messico indossando un kilt; Address unknown (1944) di William Cameron Menzies, un’opera con una matrice politica e delle impressionanti scene; Mysterious intruder(1946) di William Casle, il più riuscito di una serie otto lavori da sessanta minuti con Richard Dix nei panni di un ambiguo investigatore privato ;Assassinio per contratto (1958) di Irving Lerner , thriller insolito e sorprendente che colpì la critica per le sue caratteristiche estetiche e Martin Scorsese non ha mai perso occasione per affermare: “è il film che mi ha più influenzato”.