“Ora e sempre, riprendiamoci la vita” di Silvano Agosti

di Mimmo Mastrangelo

Il terrorismo, le stragi di Stato ne fecero un decennio terribile, ferito ma è altrettanto vero che – come dice Silvano Agosti nel presentare il suo docu-film “Ora  e sempre: riprendiamoci la vita” – “In futuro se ci sarà uno storico onesto, sentirà come legittima la necessità di avvicinare i dieci anni trascorsi dal 1968 al 1978 ai grandi eventi che hanno saputo cambiare il mondo come la rivoluzione francese e la rivoluzione russa“.

Dedicato all’ex-leader di “Lotta Continua” ammazzato dalla mafia trent’anni fa, Mauro Rostagno, e a tutti quelli come lui che hanno  lottato per un mondo migliore, “Ora è sempre…”  è un inappuntabile  montaggio di  immagini  (in un bianco-nero ripulito)  girate in quei dieci anni da Agosti con lo spirito di un documentarista di strada molto zavattiniano.

Un filmare il suo che vuole imprimere un metodo, tracciare un segno di partecipazione attiva alle lotte politiche  di quel tempo. “Ora e sempre…”  non è ricordo, ma un rivisitare, un lavoro  di prospettiva e niente affatto di circostanza, uno squarcio  su scampoli di cronaca che  hanno segnato in profondo il nostro Paese.

Le immagini  di Agosti sono forti, riprendono il teatro di una sorprendente agitazione di massa, scorrono sui cortei degli studenti contro “la scuola dei padroni”, sull’esequie dei braccianti ammazzati ad Avola dalla polizia, sulla folla smarrita dopo le stragi di piazza Fontana a Milano e di piazza Della Loggia a Brescia, sui comizi sindacali dove dal palco un passionale Bruno Trentin sprona “alla lotta di massa lunga e inesorabile fino alla vittoria”, sulle famiglie che difendono  il diritto alla casa,  sulle assemblee degli operai delle officine Fiat, su Alberto Moravia  che grida “abbiamo perso un poeta” ai funerali di Pasolini, sulle  istantanee del rapimento di Aldo Moro…

Incastrate  tra uno spezzone di immagini d’archivio  e l’altro, ci sono poi  le voci di  Bernardo Bertolucci, Paolo Pietrangeli,  Mario Capanna, Massimo Cacciari, Franca Rame (che evoca lo stupro subito), Nuto Revelli, Alberto Grifi, Pietro Valpreda,  le loro testimonianze  completano il manifesto di una forza, di una energia, di un miracolo   che rese  corpo unico e meraviglioso   quel  movimento collettivo di protesta che voleva la fine dei poteri precostituiti e (ri)prendersi seriamente  la vita.

Presentato  all’ultimo Festval di Locarno ed ora nelle sale , il film  di  Agosti (regista rimasto sempre ostile alle logiche del cinema industriale) è uno “Stabat Mater” per tutti  quelli che lottarono  e perirono sul campo, una meditazione su un decennio di straordinario partecipazione di massa, su un inaudito   coinvolgimento  alla politica, alla vita civile che oggi ce lo possiamo solo sognare.

ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA di Silvano Agosti. Italia 2018- Dur: 93 min.


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