Che bellezza!!! L’Einaudi ha deciso di ridare alle stampe di Ed McBain le investigazioni del noto 87°distretto di polizia. Ambientati in una New York-non New York e con protagonisti il detective Steve Carella e i suoi colleghi, gli appassionati “polar” tirati fuori dalla penna dello scrittore italo-statunitense divennero presto amatissimi in Italia grazie alla pubblicazione nella seguitissima e popolare collana “gialla” della Mondadori.
Romanziere ma anche sceneggiatore, Ed Mc Bain (New York 1925 – Weston 2005) fu un italo-statunitense di seconda generazione per via del padre, originario di Ruvo del Monte, in provincia di Potenza. Il suo vero nome, Salvatore Albert Lombino, fu cambiato in Evan Hunter che a sua volta, nella proficua produzione letteraria (oltre un centinaio di opere), assunse vari pseudonimi, tra cui Ed McBain, Richard Marsten, Hunt Collins. Curt Cannon, Ezra Hannon.
Conosciutissimo e stimato nel cinema, curò la sceneggiatura del capolavoro “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock (con cui ebbe rapporti di forte conflitto), tra le varie pellicole ispirate ai suoi romanzi non si può dimenticare “Il seme della violenza”, primo lavoro nella storia del cinema ad aver utilizzato una colonna rock. Il film, girato nel 1955 da Richard Brooks e con Glenn Ford nel ruolo di un professore, verrà presentato – insieme ad “Ad anatomia di un rapimento” (1963) di Akira Kurosawa pure questo tratto dalle pagine di McBain – nella seconda edizione della rassegna “Frammenti autoriali” che si svolgerà a Moliterno (Potenza) il prossimo dicembre.
I primi due titoli, già usciti nella collana “Stile Libero” della casa editrice torinese e tradotti da Andreina Negretti, sono “Odio gli sbirri” e “Fino alla morte”. Come nel suo stile in entrambi Ed McBain si adombra in descrizioni impareggiabili con scene tipiche da film d’azione, dialoghi dai respiri lunghissimi, trovate fulminanti dall’ umorismo graffiante, “personaggi con un cuore e personaggi che i cuori li strappano”.
Tra i lettori italiani che hanno divorato sin da ragazzo i gialli Mondadori del “maestro del genere” c’è lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni il quale cura le prefazioni dei volumi e in una fa notare che nei romanzi del Nostro <<c’è sempre qualcosa di molto notevole, i suoi personaggi sono amati e attesi dal pubblico in maniera spasmodica…Il grande talento di McBain viene dimostrato dal fatto che ogni sua pagina si legge nell’assoluta imprevedibilità di quello che sarà scritto nella successiva>>. Ad McBain va riconosciuto il merito di averci regalato coi suoi popolarissimi romanzi affreschi di una straordinaria umanità, vivacizzati da coloratissime e imprevedibili situazioni. Per chi conosce o ha amato le storie di McBain le ristampe dell’ Einaudi (si prevedono al momento una decina di titoli) possono rappresentare “una felice rilettura”, ma per chi vi si accosta per la prima volta le inchieste dell’ 87° distretto di polizia possono declinare in una scottante infatuazione, in una sana dipendenza da cui non ci si libera più.
Ed McBain. Fino alla morte, 2017, Stile libero. Einaudi
Ed McBain . Odio gli sbirri, 2017, Stile libero. Einaudi