Questa volta sembrava difficile programmare un ciclo che fosse all’altezza dei nostri desideri e delle vostre aspettative. Pensiamo invece di esserci riusciti, trovando anche un filo che lega tra loro i singoli film: la Storia. La grande e terribile storia del ‘900 con il nazismo e il genocidio degli ebrei, con il maccartismo e la caccia alle streghe, con la Spagna post-franchista e la Turchia repressiva degli anni 2000. Ma dentro la parola Storia c’è la vita non solo con le tragedie, ma anche con tutte le sue passioni, rivolte, bellezze. Ci sono film che scoprono, avvincono, sorprendono, fanno pensare, diretti da grandi registi (Sokurov, Egoyan) e da un manipolo di, più o meno, giovani autori: la giovane esordiente turca Deniz Gamze Ergüven, lo spagnolo Alberto Rodriguez, l’australiano Justin Kurzel, l’italiano Giulio Ricciarelli.
Giovedì 3 marzo 2016
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli. Con Alexander Fehling, André Szymanski, Friederike Becht, Johannes Krisch. durata 119 min. – Germania 2014. –
1958: un giovane procuratore tedesco scopre un complotto per nascondere i crimini nazisti ad Auschwitz… Il labirinto del silenzio, diretto dal milanese Giulio Ricciarelli, è un film trascinante, teso e appassionante, forte degli interrogativi etici e dell’accurata ricostruzione storica e non a caso scelto dalla Germania per concorrere agli Oscar.
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Giovedì 10 marzo 2016
Francofonia – Il Louvre sotto occupazione di Aleksandr Sokurov. Con Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Nemeth. durata 87 min. – Francia, Germania, Paesi Bassi 2015.
Il luogo prescelto è il Louvre su tre piani di racconto: nel presente, il regista dialoga via computer con un capitano, che naviga in balia della tempesta con un prezioso carico di dipinti; nel passato, siamo nella Parigi occupata dai nazisti; e nel terzo livello una trepida Marianna non fa che ripetere «Libertà Fraternità Uguaglianza» con un pomposo Napoleone… Uno sguardo del grande regista russo sull’utopia che per una volta ha preso forma nella storia.
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Giovedì 17 marzo 2016
Mustang di Deniz Gamze Ergüven. Con Sensoy, Doga Zeynep Doguslu, Elit Iscan, Tugba Sunguroglu, Ilayda Akdogan. durata 94 min. – Francia 2015. –
In un villaggio costiero turco la giovanissima Lale e le sue sorelle maggiori festeggiano la fine dell’anno scolastico in una spiaggia, completamente vestite, giocando con le onde appollaiate sulle spalle dei maschi. La notizia dello ’scandalo’ viene immediatamente comunicata alla loro nonna . . . Il film esplora in modo acuto e coinvolgente l’universo adolescenziale femminile: la scoperta della propria identità, le conseguenze della trasformazione del corpo, il sorgere del desiderio. Candidato all’Oscar come migliore film straniero.
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Giovedì 24 marzo 2016
MacBeth di Justin Kurzel. Con Michael Fassbender, Jack Reynor, Marion Cotillard, David Thewlis, Elizabeth Debicki. durata 113 min. – Gran Bretagna 2015.
Magnifico film, che rilegge in maniera moderna un testo di per sé meraviglioso. Ciò che fa la differenza rispetto ad altre riletture è la potenza delle immagini, sono le atmosfere di Scozia, la nebbia, la pioggia, i paesaggi brulli punteggiati di laghi e di neve, la luce delle candele, i colori sempre più saturi, fino al rosso finale del tramonto. A Fassbender basta uno sguardo per trasmettere emozioni, Marion Cotillard ha la bellezza eterna dei classici.
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Giovedì 31 marzo 2016
La Isla minima Alberto Rodríguez. Con Javier Gutiérrez, Raúl Arévalo, María Varod, Perico Cervantes, Jesús Ortiz. Durata 105 min. – Spagna 2014. –
Bellissimo e avvincente noir nella Spagna post franchista del 1980. Due giovanissime e attraenti sorelle spariscono misteriosamente. Due poliziotti, l’uno cinico e compromesso con il vecchio regime, l’altro giovane ed antifascista, vengono spediti dalla città per indagare sulla sparizione. La Isla minima coinvolge per l’atmosfera di tensione latente, per il clima morbosamente lynchiano da terra maledetta, per gli scenari splendidi dell’estuario paludoso del Guadalquivir.
Lunedì 14 aprile 2016
Remember di Atom Egoyan. Con Christopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven. durata 95 min. – Canada, Germania 2015.
L’ospite 90enne di una casa di riposo, afflitto da smemoratezza senile, scopre che da qualche parte in America si nasconde sotto falso nome l’uomo che decenni prima devastò la sua vita e quella di molti altri. Quindi evade rocambolescamente e si mette in caccia dell’aguzzino… Egoyan costruisce un labirinto della mente, un inconsueto thriller storico, a tratti emozionante, con un manipolo di grandi attori e con un finale che lascia lo spettatore sconcertato.
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Giovedì 21 aprile 2016
L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo di Jay Roach. Con Bryan Cranston, Diane Lane, Helen Mirren, Louis C.K., Elle Fanning. durata 118 min. – USA 2015.
E’ la storia di Dalton Trumbo, lo sceneggiatore di “Vacanze romane” e “Spartacus”, che venne processato e imprigionato solo perché “sospettato di comunismo”, ma che non smise mai di lottare contro questa ingiustizia. Scorrevole nei dialoghi, il film mescola bene un tono leggero e quasi scanzonato con sequenze intense. Candidato all’oscar come migliore attore Bryan Cranston. Irresistibile Helen Mirren, regina del gossip e crudele burattinaia.