Timbuktu di Sissako ha la bellezza di un paesaggio vasto e maestoso, arcaico e naturale e la felicità nella rappresentazione di un gruppo di jihaddisti feroci e al tempo stesso “normali” nella loro quotidianità, inviandoci implicitamente un messaggio duplice: il terrorismo è pericoloso e al tempo stesso fragile. Ma, aggiungo, rispetto al 2014, oggi, che si sta facendo stato, pericolosissimo.
Tuttavia non mi è parso un film poetico come a molti è sembrato. L’ho percepito, invece, come film, che vuole essere poetico, ma a cui mancano la concentrazione della storia, il ritmo e lo spessore dei personaggi, o almeno di uno di essi, per esserlo davvero.
di Abderrahmane Sissako. Con Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki, Abel Jafri, Fatoumata Diawara, Hichem Yacoubi. Titolo originale Le chagrin des oiseaux. durata 97 min. – Francia, Mauritania 2014.