Durante la visione di Turner sono stato accompagnato da due sensazioni, per certi versi, contrastanti: ammirazione e stanchezza.
L’ammirazione è per la ricostruzione dell’epoca, nella scenografia e nei costumi, nella cultura e nella psicologia dei personaggi e soprattutto è per l’originalità e la forza del personaggio Turner e per l’eccezionale interpretazione di Timothy Spall.
Una sottile stanchezza, invece, è nata per una certa staticità del film. Come se i numerosi elementi, che lo compongono: il rapporto collaborativo e affettuoso col padre ed il dolore per la sua morte; la relazionale padronale con la governante che invece sottilmente lo amava; i rapporti con la società dei pittori che lo celebra, ma poi anche lo disconosce quando la sua pittura si farà più informale; la scoperta della cameretta in vista mare e la relazione duratura con la vedova; le cadute di salute per eccesso di lavoro…come se l’insieme di tutto questo non fosse amalgamato da un filo più profondo: il suo essere artista, di più, un artista visionario.
Non che questo aspetto non ci sia: vediamo Turner preparare i materiali, disegnare continuamente schizzi sul taccuino, viaggiare e disegnare all’aperto, infine mettersi in condizioni di provare ciò che pitturerà.
Tuttavia, mi pare che si sentano poco sia l’anima che la parola.
L’anima la nasconde, la spande soltanto o soprattutto direttamente sulla tela. La parola la usa poco, anzi spesso grugnisce.
Da qui la difficoltà che anche Mike Leigh sottolinea in un’intervista: “Non si vede il moto creativo perché è impossibile rappresentarlo”, aggiungendo giustamente “ma comunque nel film rifletto sulla figura dell’artista, un’occupazione che è anche fisicità, il sublime che si accompagna alla fatica: un aspetto che mi affascina”.
E in effetti il personaggio Turner è indimenticabile, perché tipico e non omologabile, grazie all’eccezionale volto che gli dona Thimothy Spall, energico e burbero, caustico e tagliente.
Titolo originale Mr. Turner
Regia Mike Leigh
Sceneggiatura Mike Leigh
Fotografia Dick Pope
Montaggio Jon Gregory
Effetti speciali Peter Kersey
Musiche Gary Yershon
Scenografia Suzie Davies
Costumi Jacqueline Durran
Trucco Christine Blundell
Interpreti e personaggi
Timothy Spall: William Turner
Dorothy Atkinson: Hannah Danby
Marion Bailey: Sophia Booth
Paul Jesson: William Turner Sr.
Lesley Manville: Mary Somerville
Martin Savage: Benjamin Robert Haydon
Ruth Sheen: Sarah Danby
Sandy Foster: Evelina
Karl Johnson: Mr. Booth
Paese di produzione Regno Unito
Anno 2014
Durata 149 min