E’ un buon film (ancora) vivo e coinvolgente con una sequenza indimenticabile.
Il protagonista (Jeremy Irons) sta passeggiando con la futura moglie, quando improvvisamente vede, in campo lungo, una donna (Meryl Streep) rivolta verso l’oceano in burrasca, all’estremità ultima del molo, con il rischio di essere travolta dalle onde, con un mantello nero –immagine misteriosa- che la ricopre interamente.
Vediamo lui correre sul molo e chiamarla, con le onde che sbattendo violentemente sul muretto del molo si innalzano e precipitano fragorosamente sulla banchina; lo vediamo fermarsi e continuare a richiamarla al pericolo che corre; ed ecco, a questo punto, il movimento lento del cappuccio che, voltandosi, diventa volto di lei in primo piano, volto chiaro su cappuccio nero, bellissimo, con occhi pieni, per un attimo, di un pathos compiaciuto, che lentamente si abbassano, in campo controcampo con lo sguardo di lui, sorpreso e turbato.
I loro sguardi che s’incrociano sono la rappresentazione del tipico “colpo di fulmine”, che, con la furia dell’oceano che incombe, simbolizza felicemente l’inizio di una passione travolgente.
La donna del tenente francese
Un film di Karel Reisz. Con Jeremy Irons, Meryl Streep, Leo McKern, Lynsey Baxter, Peter Vaughan. Titolo originale The French Lieutenant’s Woman. USA 1981. Durata: 123 minuti.