“Il giovane favoloso” di Mario Martone

Il-giovane-favoloso-sinossi-ufficiale-e-prima-clip-del-film-di-Mario-Martonedi Maddalena Ferrari

Film difficile a farsi, per le numerose sfaccettature del personaggio Leopardi e per  il confronto  che inevitabilmente si stabilisce  tra le scelte del regista e le conoscenze e le diverse  sensibilità degli spettatori.

Mario Martone racconta una vita, con i suoi lati inquietanti e oscuri, con le sue solitudini e con l’energia inesausta di esistere e di parlare a tutti noi, nell’intento di trasmetterci  un Leopardi nostro contemporaneo, come sottolineato anche dalla colonna sonora, che spazia da Rossini alla musica elettronica del tedesco Sascha Ring.

Questa biografia , che ricorre a ellissi e ad elaborazioni immaginifiche, per quanto attiene al parlato attinge ai testi leopardiani: lettere, “Zibaldone”, “Operette morali”, brani dei “Canti” ( “L’infinito” per intero ), detti da Leopardi-Elio Germano come un discorso che egli fa a sé e a tutti, meditato e interiorizzato, rispecchiando del resto l’intera interpretazione, veramente magistrale, dell’attore, nel corpo e nella voce.

Emergono nel film tre elementi della personalità del poeta: l’intellettuale, che, formatosi con puntiglio in un ambiente retrivo, ma dotato, come la biblioteca paterna, di amplissime possibilità di conoscenze e di approfondimento, venuto poi a contatto con menti illuminate, elabora una filosofia materialista pessimista e che si scontra per questo oltreché con il padre, con l’intellighenzia più o meno progressista dell’epoca, rivendicando orgogliosamente l’estraneità dell’infelicità personale alle proprie idee; il poeta, che ragiona sulla sua esperienza di sensi e affetti (la luna, la natura, il desiderio, il ricordo, l’amore…) e va oltre; il bambino-ragazzo-uomo e la sua esistenza materiale: il corpo che si deteriora, un mondo ancestrale di affetti ( il legame viscerale con il padre ), con cui dovrà troncare, l’amicizia ( su tutti, Pietro Giordani e Antonio Ranieri ), gli amori negati.

Sullo sfondo, vivono nello scorrere del tempo gli ambienti: Recanati, il luogo dell’infanzia-adolescenza e della memoria, con il palazzo avito, le strade, la campagna; Firenze, con i suoi spazi ricchi di bellezza, i salotti, gli incontri con uomini e donne di cultura; Roma, fredda e solenne; infine Napoli, brulicante di vita, di carnalità, di rischi e di misteri, sotto la minaccia incombente dell’inesorabile “Vesevo”.

Il fascino indubbio dell’opera di Martone è inficiato in parte da alcuni limiti: il fatto che gli elementi che lo compongono non risultino a volte ben collegati o amalgamati; la mancanza di necessità, o plausibilità, di certi episodi, che risultano un po’ didascalici: la storia di “Silvia”, le occasioni da cui nasce l’ispirazione poetica…  Paese di produzione Italia

IL GIOVANE FAVOLOSO

Regia           Mario Martone

Sceneggiatura Mario Martone Ippolita Di Majo

Produttore Carlo Degli Esposti Nicola Serra

Fotografia   Renato Berta

Montaggio   Jacopo Quadri

Musiche       Sascha Ring

Scenografia Giancarlo Muselli

Costumi       Ursula Patzak

Trucco         Maurizio Silvi

Interpreti e personaggi

Elio Germano: Giacomo Leopardi

Michele Riondino: Antonio Ranieri

Massimo Popolizio: Monaldo Leopardi

Anna Mouglalis: Fanny Targioni Tozzetti

Valerio Binasco: Pietro Giordani

Paolo Graziosi: Carlo Antici

Iaia Forte: Signora Rosa

Isabella Ragonese: Paolina Leopardi

Anno 2014

Durata        137 min


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