“In memoria” a cura del Circolo del cinema di Lucca

il-superstite03Iniziamo con una prima visione di un regista scozzese, che ha avuto un grande successo nei vari festival, e terminiamo con uno dei film più intriganti e discussi di questa stagione Giovane e bella. Al centro di questo ciclo un omaggio a tre grandi personaggi: uno del jazz, Chet Baker, che viene ricordato dal circolo Jazz di Lucca nei festeggiamenti per i 500 anni delle Mura; l’altro, uno degli attori contemporanei più sottili, Philip Seymour Hoffman, morto nel pieno della sua attività; ed infine un maestro, Alain Resnais, autore di film indimenticabili, che sono parte della storia del cinema.

EVENTO

Lunedì 28 aprile 2014

Il superstite di Paul Wright. Con George MacKay, Kate Dickie, Nichola Burley, Michael Smiley, Brian McCardie. durata 91 min. – Gran Bretagna 2013. –

In un paese di pescatori scozzesi, vive Aaron, unico sopravvissuto di una tragedia del mare dove sono morte cinque persone, compreso suo fratello. La comunità, invece di confortarlo, lo incolpa, trasformandogli la vita in un incubo. Paul Wright usa i flussi di coscienza dei personaggi come Malick, manipola lo spettatore anche di più del cinico Hitchcock, utilizza un mare assassino come Verga ne I Malavoglia e psicopatologie alla Polanski.

Lets-get-lost-305CHET BAKER

Lunedì 5 maggio 2014

Let’s Get Lost di Bruce Weber. durata 119 min. – USA 1988

In collaborazione con il Circolo Lucca Jazz riproponiamo questo splendido film per ricordare Chet Baker. Bruce Weber racconta, infatti, ogni aspetto, anche il più contraddittorio, di Chet Baker, “forte, matto e bello”, che ha spesso evitato il successo preferendo perdersi nel contatto con la vita e il suo eccesso. C’è dunque il Chet maledetto e quello più accorto, c’è il Chet fumoso e ispirato della sala d’incisione e quello che chiede il silenzio nel caos dei locali di Cannes. Da un lato il caos della sua esistenza, dall’altro la spiritualità della sua musica. La tristezza profonda dell’uomo, di contro alla meraviglia della sua arte.

Lunedì 12 maggio 2014

Happines di Todd Solondz. Con Philip Seymour Hoffman, Ben Gazzara, Lara Flynn Boyle, Jared Harris. . Drammatico, durata 129 min. – USA 1998

C’è il marito, psichiatra depresso, insoddisfatto della moglie e ossessionato dai ragazzini. C’è la moglie, insulsa e iper-ottimista nel definirsi mamma e donna realizzata. E le due sorelle della moglie: la più giovane, frustrata e semi-fallita alla ricerca dell’amore della vita, e l’altra, bella e affermata scrittrice di romanzi di dubbio valore artistico, e circondata da uomini privi di attributi cerebrali. E c’è Philip Seymour Hoffaman, grande attore, recentemente scomparso, che qui ricordiamo.

ALAIN RESNAIS

Lunedì 19 maggio 2014

Parole parole parole… di Alain Resnais. Con Lambert Wilson, Pierre Arditi, Sabine Azéma, Jean-Pierre Bacri, André Dussollier. durata 120 min.

Simon ama segretamente Camille. Camille s’invaghisce di Marc, affascinante agente immobiliare e capo di Simon, che cerca di vendere un appartamento a Odile, sorella di Camille. Odile ha deciso di acquistare l’appartamento nonostante la muta disapprovazione di suo marito, Claude…

Nel caleidoscopio dell’amore, gli uomini e le donne s’inseguono, litigano, si riconciliano e, novità esilarante, cantano trentasei canzoni francesi, che spezzano bruscamente e dolcemente enfatizzano i dialoghi, romantici e sentimentali. Alain Resnais coglie il suo più grosso successo commerciale. Due milioni di spettatori in patria, 7 César, premio Louis Delluc per il miglior film dell’anno e Orso d’argento a Berlino ’98.

27203587_giovane-bella-un-altra-conferma-del-talento-di-ozon-1IL FILM DELL’ANNO

Lunedì 26 maggio 2014

Giovane e bella

di François Ozon. Con Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Fantin Ravat, Johan Leysen. durata 94 min. – Francia 2013. –

Merito di Marine Vacth, o del regista Ozon? Perché lo sguardo struggente e sfuggente della protagonista traversa tutta la pellicola, con la malinconia atemporale dell’adolescente che si affaccia alla sessualità. Spiazzante, provocatorio Giovane e bella raggiunge lo scopo nel rappresentare gli abissi insondabili dell’adolescenza. La pellicola ha un rigore inflessibile che non indugia al compiacimento o al mellifluo. Uno dei film più belli della stagione.


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