“Due Euro” di Andrea D’Ambrosio

di Mimmo Mastrangelo

Anna Maria Mercadante e Giovanna Curcio avevano, rispettivamente, quarantanove e sedici anni quando il 5 luglio del 2006 morirono bruciate in un incendio che divampò nel materassificio Bimaltex a Montesano Scalo, uno degli ultimi paesi del salernitano prima di passare in Basilicata.

Anna Maria e Giovanna (insieme alle colleghe che si salvarono dal rogo) lavoravano tutta la settimana dieci-dodici ore per venti euro al giorno in quel laboratorio angusto, collocato nel sottoscala di un palazzo.

La tragedia della Bimaltex, che destò profondo sdegno e commozione nel Paese, diventerà ora un film prodotto dalla Achab Film di Enzo Porcelli e diretto dal regista trentottenne Andrea D’Ambrosio che nel 2007, insieme ad Esmeralda Calabria e Peppe Ruggiero, firmò “Biùtiful cauntri”, corrosivo docu-fim sull’emergenza dei rifiuti in Campani e gli affari della camorra che giravano intorno l’interramento dei veleni delle fabbriche del Nord, mentre nel 2011 girò “Di mestiere faccio il paesologo”, un altro apprezzato documentario sullo scrittore e poeta irpino Franco Arminio, fondatore e teorico della Paesologia, disciplina che indaga quell’ Italia dei piccoli centri provinciali dove “tutto vive come se dovesse ancora compiersi ed è già invece tutto compiuto”.

Realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il nuovo film di D’Ambrosio si intitolerà “Due euro” (cioè i soldi che guadagnavano all’ora Anna Maria e la compagna minorenne Giovanna) e verrà girato nel prossimo mese di aprile nel centro storico di Montemarano, in provincia di Avellino. Con Massimo Ranieri, saranno presenti nel cast Paolo Gasparini, Alberto Franco, Giovanni Esposito, Anna Maria Barbera e la cantante-attrice Maria Nazionale.

Come “Biùtiful cauntri”, anche questo nuovo di lavoro del regista salernitano avrà un taglio di denuncia, ad essere “attenzionata” questa volta sarà la forte piaga degli incidenti e delle morti sul lavoro che nel nostro Paese continua e detenere numeri impressionanti (un incidente ogni quaranta-cinquanta minuti e tre morti in media al giorno).

Con “Due euro” – dichiara il regista – “voglio raccontare il lavoro, soprattutto quei lavori che si è costretti a fare per le condizioni di disagio e difficoltà che vive il Sud e, ormai, l’intero Paese. Dietro a questo film, inoltre, ci sono tutti gli ostacoli, i rifiuti e i sacrifici di un cinema sempre più difficile da realizzerà”. “Infine, è per me motivo di forte orgoglio – conclude D’Ambrosio – fare un film con Enzo Porcelli che ha prodotto film di registi come Gianni Amelio e Manoel De Olivera e ha vinto con “Il viaggio della speranza” il premio Oscar per il miglior film straniero.

La trama di “Due euro” si discosta, comunque, dagli esiti reali del rogo di Montesano Scalo: sullo schermo morirà solamente una delle due operaie. Per quanto riguarda i risvolti giudiziari della tragedia al titolare del materassificio Bimaltex, Biagio Maceri, la Corte d’Appello Salerno nell’ottobre del 2012 gli ha confermata la condanna di otto anni per omicidio plurimo e mancato rispetto della normativa sulla sicurezza del lavoro.


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