Film noir. Film di luci e di ombre. Di delitti e misteri. Di donne fatali e diaboliche. Di assassini spietati e investigatori privati. Di ambiguità e nevrosi. Di solitudini e di incubi. Uomini e donne sperduti nel buio. Fragili e duri. Nel bene e nel male. In quella zona dell’immaginario, dove tutto è possibile, che è il cinema.
FONDAZIONE SAN MICHELETTO, ore 21.30
Lunedì 11 marzo 2013
LA SIGNORA SCOMPARE di Alfred Hitchcock con Paul Lukas, Michael Redgrave, Margaret Lockwood. Gran Bretagna 1938 durata: 97 min.
Giovane inglese fa amicizia in treno con una simpatica vecchietta che improvvisamente scompare. Aiutata da un musicologo e osteggiata dagli altri passeggeri che la fanno passare per una mitomane, la ragazza indaga e scopre il mistero. Quello di Hitchcock è un cinema d’intrigo ma anche di riflessione e di intelligenza e ne è la prova questa deliziosa mystery-comedy.
Lunedì 18 marzo, ore 20,oo: DETOUR (Deviazione per l’inferno) di Edgard George Ulmer con Tom Neal, Ann Savage, Claudia Drake – USA 1945 – durata: 60 min.
Agghiacciante film dalle atmosfere kafkiane, narrato in flash-back dalla voce fuori campo del protagonista, uno dei capolavori assoluti del B-movie, “allucinato apologo sull’assurdo e sul caso”. Film oggetto di studio da parte dei più grandi cineasti, tra i quali Martin Scorsese, girato in 6 giorni, Detour è considerato il capolavoro di Edgar G. Ulmer, che realizza una lenta, inesorabile, discesa all’inferno, con un film a metà strada tra il noir europeo e il poliziesco americano. Da incorniciare la sequenza finale filmata in un unico piano sequenza di 5 minuti.
Ore 21.30
VERTIGINE (Laura) di Otto Preminger con Gene Tierney, Vincent Price, Dana Andrews – USA 1944 – durata: 85 min.
La bella Laura Hunt è trovata assassinata nel suo appartamento di New York con una revolverata che le ha sfigurato il viso. Il tenente McPherson indaga, appassionandosi al caso in modo ossessivo. Film di culto per gli amanti del cinema nero: eleganza, decadenza, perversione, crudeltà, umorismo e una forte vena di necrofilia ne fanno un cocktail unico. Uno di quei film felici dove tutto concorre al risultato finale: regia, sceneggiatura, fotografia (J. LaShelle, premio Oscar), scenografia, musica.
Lunedì 25 marzo 2013
LA DONNA DEL RITRATTO di Fritz Lang con Edward G. Robinson, Dan Duryea, Joan Bennett – USA 1945 – durata: 99 min.
L’attempato criminologo Richard Wanley (Edward G. Robinson) viene colpito dal ritratto di una donna, che finirà poi per incontrare casualmente… Uno dei più celebri noir del periodo americano di Fritz Lang, che riprende i temi dello sdoppiamento tra realtà e apparenza, del confine spesso labile tra innocenza e colpevolezza. Thriller inesorabile con Edward G. Robinson superlativo nel rendere la paura di un maturo borghese, coinvolto in una passione rovinosa. Finale apparentemente sbrigativo, in realtà fulminante, perché concentrato su di un’unica inquadratura.
Lunedì 8 aprile 2013
VESTITO PER UCCIDERE di Brian De Palma. Con Michael Caine, Angie Dickinson, Nancy Allen, Mark Margolis – USA 1980 – durata: 105 min.
Rasoio, occhiali da sole e parrucca bionda. Uccide vestito da donna, lascia messaggi nella segreteria dello psicologo e ha come bersaglio numero uno una prostituta . Vestito per uccidere è un thriller che sarebbe troppo pretenzioso giudicare solo “un omaggio a Hitchcock e a ”Psycho””. Condotto a ritmo frenetico da un De Palma in forma, il film non perde né colpi né la sua credibilità, anche quando penetra nell’animo del male personificato. Gli attori sono efficaci e la musica di Pino Donaggio è perfetta. E’ forse il miglior thriller erotico degli anni ’80. E a chi dice che “Non aprite quella porta” fa paura, consigliategli di vedere questo. E vedrete che cambierà subito idea.
Lunedì 15 aprile 2013
LES DIABOLIQUES di Henri-Georges Clouzot con Simone Signoret, Paul Meurisse, Charles Vanel, Vera Clouzot, Michel Serrault – Francia 1953 – durata 116 min.
Forse il più bel noir del cinema francese. Avvince sino dalla prima sequenza, per poi arrivare, in un continuo crescendo, all’incredibile ed inaspettato colpo di scena finale. Cosa rende così speciale questo film? Innanzitutto, l’atmosfera. Siamo in un collegio privato per ragazzi. Ed ecco il personaggio del direttore, un uomo veramente detestabile. E poi l’amicizia tra due donne: una moglie distrutta ed un’insegnante molto sbrigativa nei modi e fortissima di carattere. Due temperamenti all’opposto, che, inspiegabilmente, si attraggono. Ma si tratta veramente di un’amicizia?
Lunedì 22 aprile 2013
GRAZIE PER LA CIOCCOLATA di Claude Chabrol con Jacques Dutronc, Isabelle Huppert, Anna Mouglalis, Rodolphe Pauly – Francia 2000 – durata 93 min.
La donna che visse due volte riemerge nella (troppo) tranquilla beatitudine alto-borghese di Losanna, tra le mura della splendida magione di Mika (Isabelle Huppert). Una summa di stereotipi svizzeri: soldi, affari, lindore, buona educazione, rapporti umani regolati come i meccanismi di un orologio che non sgarra il millesimo di secondo. Ovvio che sotto la superficie si celi qualcosa di inquietante, di morboso, di non detto.