“Il pensionante (“The lodger”) di Alfred Hitchcock

6302di Gianni Quilici

Un serial Killer (si direbbe oggi) uccide solo ragazze bionde lasciando un  biglietto con disegnato un triangolo e la firma “il vendicatore”.

Un giovane avvolto in un mantello nero, con sciarpa davanti alla bocca e borsa nera, di una bellezza delicata e spettrale con occhi inchiodati in qualcosa di indefinibile (un dolore ossessivo o una nevrosi assassina?) si presenta alla porta di una pensione, cercando un alloggio. La pensione è gestita da una donna con una figlia bionda e molto attraente…

The Lodger è il primo film” dichiarò Alfred Hitchcock “nel quale ho messo in pratica ciò che avevo appreso in Germania. Il mio rapporto con questo film è stato del tutto istintivo; per la prima volta ho applicato il mio stile. In realtà, possiamo dire che The Lodger è il mio primo film.”

Un film muto in cui la tensione narrativa si esprime attraverso primi e primissimi piani di occhi, a seconda dei momenti, terrorizzati o aggrottati, ambigui o innamorati, in atmosfere noir e nebbiose inquietanti, sulla scia dell’espressionismo tedesco.

Indimenticabile per la sua ambiguità il protagonista, Ivor Novello, idolo del teatro e autore lui stesso.

Il film, come racconta lo stesso regista, venne, in un primo momento, ritirato da uno dei soci della società di produzione che lo giudicò “spaventoso”; ebbe poi invece “un’accoglienza entusiasta da parte della stampa e da parte del pubblico, che faceva la coda da mezzogiorno a mezzanotte”.

Il pensionante

Titolo originale           The Lodger: A Story of the London Fog

Regia   Alfred Hitchcock

Soggetto         dal romanzo di Marie Belloc Lowndes

Sceneggiatura             Eliot Stannard e, non accreditato, Alfred Hitchcock

Interpreti e personaggi

Marie Ault: Signora Bunting

Arthur Cresney: Signor Bunting

June Howard Tripp (con il nome June): Daisy Bunting

Malcom Keen: Fidanzato di Daisy

Ivor Novello: Jonathan Drew

Fotografia       Gaetano Ventimiglia e Hal Young

Montaggio      Ivor Montagu

Scenografia     C. Wilfred Arnold e Bertram Evans

Paese di produzione   Gran Bretagna

Anno   1927

Durata             75 minuti


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