Il buio va oltre.
Viene da anni di buio,
dal buio delle speranze,
delle illusioni.
Ma il buio va oltre.
Sfiora la nostra voglia
di vivere,
il nostro amore represso,
e aleggia
come un gabbiano reale
sulla volta della nostra esistenza.
Poi il buio va oltre,
entra in una sala
e si lascia squartare
da una vivida luce.
Il buio è entrato nell’oltre.
E sagome animate
si muovono sullo schermo,
quelle stesse che hanno ucciso
il buio,
mentre incuriositi volti
allampanati,
con gli occhi brillanti
d’emozione,
scoprono che il buio
non c’è più.
Non c’è più lo sguardo ottuso
di pomposi burocrati,
né il bisbiglio delle spie
che vogliono tingere di nero
la libertà,
che è libertà di sapere.
Né la falsa acquiescenza
di volti ignobili.
Né l’intolleranza
figlia diletta della paura.
Ora il buio
ha scavalcato se stesso.
La luce che lo solca
non è solo l’anima delle sagome
ma
l’essenza che le dà vita.
Il buio
è luce che infiamma,
che inonda il nostro essere
uomini
interamente uomini
che si pensa da uomini
che si agisce da uomini
e come uomini
ci si ciba di quello
che il pensiero ci dà
in una sala buia
ma illuminata dalla gioia
del conoscere.
Questo
e solo questo
è il CINEMA!
In occasione dell’anniversario del 65° anno sociale
di attività del Circolo del Cinema di Lucca.