E’ un film sul corpo , dove il corpo ha una sua forza e comunicazione. Non un corpo consumistico. Un corpo selvaggio, animale, un corpo che reagisce agli istinti senza mediazioni, veloce, brutale, sadico.
Questo corpo è Alì, che fa la boxe e incontri clandestini in mezzo a spettatori inferociti e gaudenti. Alì che scopa le ragazze senza alcuna connessione psichica, senza però neppure quel sadismo nevrotico molto post moderno.
Cosa manca al film per diventare grande film? Una contrapposizione adeguata, che metta in crisi Alì, lo cambi o che comunque allarghi la visione psichica dell’esistenza.
Lo poteva essere l’altra protagonista del film, l’istruttrice acquatica di orche marine, che, innamorandosi di Alì (di cosa? della disponibilità a dare naturalmente senza pregiudizi il proprio corpo?) perde quella libertà, che inizialmente avevamo intravisto nel primo incontro con lui.
Il lieto fine del film è una catarsi che non ha maturato le ragioni per essere credibile. E’ un finale per lo spettatore, che, dopo essere stato colpito virilmente con scene molto violente, può essere gratificato sentimentalmente.
SAPORE DI RUGGINE E OSSA (De rouille et d’os)
REGIA: Jacques Audiard
SCENEGGIATURA: Jacques Audiard, Thomas Bidegain
ATTORI:
Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts, Céline Sallette, Bouli Lanners, Corinne Masiero, Jean-Michel Correia, Armand Verdure
Ruoli ed Interpreti
FOTOGRAFIA: Stéphane Fontaine
MONTAGGIO: Juliette Welfling
MUSICHE: Alexandre Desplat
DISTRIBUZIONE: BIM
PAESE: Belgio, Francia 2012
DURATA: 120 Min