“Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone

di Davide Benedetto

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Tre padri separati: dalla vita, dai propri sogni, dai figli: tre uomini più o meno dissoluti, ma ugualmente disastrati, sfumature diverse della stessa drammatica e comica immaturità: la dissennatezza, l’inseguimento dell’adolescenza, il rassegnato declino della speranza.

Tre uomini diversi, coinquilini per caso e per necessità, le cui vicende si incrociano e si incastrano in un anonimo appartamento romano, una grigia terra di nessuno popolata di quotidiane rinunce e ingenue furbizie, dove l’unico incerto orizzonte è arrivare alla fine del mese.

Ostinatamente aggrappati ai rottami d’un passato idealizzato, i nostri s’affannano ogni giorno alla ricerca della perduta dignità, per ritrovarsi poi la sera e smascherare a vicenda le pietose bugie e le giornaliere miserie dell’arte d’arrangiarsi per sperare, soltanto aspettando, che le ferite si chiudano.

Imbottigliati nella loro fragilità affettiva, i tre sgangherati single rifiutano di capire di dover ripartire da se stessi, dai propri fallimenti e dalle proprie menzogne, intrappolandosi da soli in un carosello di piccole infelicità, a tratti malinconiche a tratti esilaranti.

Riflessione ironica con occasionali fughe nel genere oggi le comiche, questo film vorrebbe ricordarci che siamo sempre artefici e troppo spesso carnefici della nostra e dell’altrui felicità, che l’unica via è prendere atto della realtà e ripartire da lì, chi primo lo fa prima ricomincia a camminare. E che a salvarci, se lo vogliamo, sono spesso i nostri figli, che hanno bisogno sempre e comunque di noi, peccatori o santi che si sia.

Tutto giocato sui tre protagonisti, quasi teatrale per ambientazione e non sempre equilibrato nei ruoli e nei dialoghi, il film respinge al margine gli altri personaggi, riuscendo a volte un po’ soffocante e scivolando nello stereotipo, nell’ovvio.

Qualche gag troppo sfruttata, un certo elementare buonismo nel rendere i drammi personali dei tre naufraghi sentimentali, la rigidità narrativa fanno di questo film un po’ un’occasione mancata.

Ovviamente splendida la colonna sonora.

posti-in-piedi-in-paradiso2-largePOSTI IN PIEDI IN PARADISO

REGIA: Carlo Verdone

SCENEGGIATURA: Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Maruska Albertazzi

ATTORI:

Carlo Verdone, Micaela Ramazzotti, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Diane Fleri, Nicoletta Romanoff, Nadir Caselli, Valentina D’Agostino, Maria Luisa De Crescenzo, Giulia Greco, Gabriella Germani, Roberta Mengozzi

Ruoli ed Interpreti

FOTOGRAFIA: Danilo Desideri

MONTAGGIO: Antonio Siciliano

MUSICHE: Gaetano Curreri, Fabio Liberatori

PRODUZIONE: Aurelio De Laurentiis & Luigi De Laurentiis

DISTRIBUZIONE: Filmauro

PAESE: Italia 2012

DURATA: 119 Min

Mary said,

Marzo 18, 2012 @ 16:50

“siamo sempre artefici e troppo spesso carnefici della nostra e dell’altrui felicità, che l’unica via è prendere atto della realtà e ripartire da lì, chi primo lo fa prima ricomincia a camminare.”
“a salvarci, se lo vogliamo, sono spesso i nostri figli, che hanno bisogno sempre e comunque di noi, peccatori o santi che si sia.”
Ho visto il film, concordo pienamente.
Ho provato una grande antipatia per il personaggio dell’immobiliarista…

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