“Visioni e re-visioni” ciclo del Circolo del Cinema di Lucca

cinema centrale -Lucca- ore 21.30

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In questo ciclo vi proponiamo (prime) visioni di, più o meno, grande interesse, perché “toccano” il cuore di questioni profonde, che attraversano questo nostro Pianeta. Ed insieme vi proponiamo alcune (seconde) visioni di quattro (grandi) film, tra i migliori della stagione, di quattro (grandi) registi del nostro tempo: Woody Allen e Wim Wenders, Aki Kaurismäki e Lars Von Trier. Pellicole, crediamo, che meritano, anche per chi le avesse già viste, una re-visione, perché piene di realtà e di cinema.

Giovedì 1 Marzo 2012

Midnight in Paris di Woody Allen (versione originale con sottot. it.)

con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Nina Arianda, Kurt Fuller. – USA, Spagna 2011. , durata 94 min.

Piccolo capolavoro di leggerezza e profondità, di grazia e di sarcasmo, con battute e gag a raffica, che toccano punte irresistibilmente comiche, assecondato da interpreti azzeccatissimi, anche nei loro “travestimenti”, come Adrien Brody (Dalì), Katley Bates (Gertrude Stein), Corey Stoll (Hemingway). E vederlo in versione originale è altra cosa!

Giovedì 8 Marzo 2012

E ora dove andiamo? di Nadine Labaki

con Nadine Labaki, Claude Msawbaa, Layla Hakim, Yvonne Maalouf, Antoinette Noufaily. Francia, Libano, Egitto, Italia 2011. Durata: 109 min.

Per l’8 marzo, non poteva esserci film più azzeccato. E’ alle donne smaliziate e coraggiose che la regista e, anche, bellissima protagonista Nadine Labaki affida il ruolo di interpreti della pace in un villaggio rurale nel Libano, che convive in pace e armonia, curandosi non più di tanto dell’ appartenenza alla fede cristiana o musulmana. Film ironico e leggero, scanzonato come una commedia italiana degli anni ’50, ma anche arioso e colorato passando dalla commedia al melò e perfino al musical . L’integralismo e il fanatismo ne escono a pezzi, ma a colpi di sorrisi!

Giovedì 15 marzo 2012

La chiave di Sara di Gilles Paquet-Brenner

con Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance, Niels Arestrup, Frédéric Pierrot, Michel Duchaussoy. Francia 2010. Durata: 110 min.

Julia Jarmond (Kristin Scott Thomas), giornalista americana residente a Parigi, sta portando avanti un’inchiesta su ciò che accadde nel luglio ’42 al Velodromo d’inverno, dove vennero raccolti gli ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento. Durante il suo lavoro, Julia si imbatte in Sara… Allora si può. Non è vero che non si può mettere in scena la Shoah in forma romanzesca, senza oltraggiare il dolore e la memoria di milioni di vittime. Non è vero che il cinema può accostarsi all’irrappresentabile solo in forma indiretta. Il problema è scegliere un punto di vista preciso e mettere in scena il cammino, l’angoscia, la distanza percorsa da chi si affaccia su questo abisso. Come fa appunto, con gusto e misura rari, La chiave di Sara.

Giovedì 22 marzo 2012

Melancholia di Lars von Trier. Con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling, Alexander Skarsgård. Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011. Durata: 129 min.

Justine arriva con il neomarito alla festa delle nozze che il cognato e la sorella Claire le hanno organizzato con un ritmato protocollo. Justine sorride molto ma dentro di sé prova un disagio profondo…E’ un film che affascina e cattura: per quel modo di guardare che, inquieto e mosso, sta addosso ai personaggi, per poi trovare dei momenti di silenziosa riflessione; per i dialoghi, così naturali e necessari, ma anche imprevedibili e bizzarri; per gli interpreti, in modo speciale le meravigliose Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg; per i colori caldi, per la musica, che crea tensione e l’aspettativa di insidie, sempre sul filo del rasoio… Uno dei registi più complessi al mondo ci regala quindi un capolavoro da gustare come una enigmatica opera d’arte su di noi, sul nostro futuro prossimo.

Giovedì 29 marzo 2012

Almanya. La mia famiglia va in Germania di Yasemin Samdereli

con Vedat Erincin, Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Denis Moschitto. Germania 2011. durata 101 min.

Una commedia familiare on the road, divertente e anche un po’ malinconica. Piena di requisiti per piacere, Almanya – come i turchi chiamano la Germania – è il primo film di due sorelle nate a Dortmund da famiglia turca negli anni Settanta. Quello di Yasemin Samdereli è un modo leggero, morbido e sorridente di raccontare una vicenda importante nella storia delle grandi migrazioni europee del dopoguerra, quella numerosa dei turchi in Germania, che evidentemente ha conosciuto anche molti risvolti difficili e dolorosi.

Giovedì 5 Aprile 2012

ore 20.00 Il sentiero di Jasmila Zbanic.

con Zrinka Cvitesic, Leon Lucev, Ermin Bravo, Mirjana Karanovic, Marija Kohn. Bosnia-Herzegovina, Austria, Germania, Croazia 2010. Durata: 100 min.

Sarajevo, oggi: una giovane coppia vive una profonda crisi . Lei è hostess moderna, lui perde lavoro, bevicchia, diventa integralista a sua insaputa… Bel ritratto di sentimenti in conflitto tra libertà e tradizione e visione di un Paese dove la guerra ha lasciato ferite morali e materiali non risolte. Fulgido esempio di cinema europeo che unisce spunti di riflessione a una narrazione coinvolgente.

ore 21.45. L’industriale di Giuliano Montaldo

con Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Eduard Gabia, Francesco Scianna. Italia 2011. Durata: 94′

Sulle tracce di un imprenditore la cui azienda di famiglia rischia di essere divorata dalle banche, il regista traccia un ritratto feroce e documentario della terra desolata che è diventata l’Italia oggi. L’uomo, un eccellente Favino, si muove nelle sabbie mobili di una classe sociale (l’altissima borghesia piemontese), che vorrebbe vederlo fallire. Lui non vuole cedere… Giuliano Montaldo ha realizzato un film lucido e provocatorio, in cui non mancano invenzioni ironiche e che alla fine si trasforma quasi in una vicenda gialla…

Giovedì 12 aprile 2012

ore 20.00: Pina di Wim Wenders (non in 3 D)

con Pina Bausch, Regina Advento, Malou Airaudo, Ruth Amarante. Germania – 2011. Durata: 103 min.

Pina, un film in cui musica e danza, teatro e cinema si fondono armoniosamente e talvolta magicamente. Nel teatro-danza del Tanztheather vive, infatti, una carica incredibile di energia in un inesauribile desiderio di trascendenza. C’è in questa rappresentazione la bellezza quasi astratta dei corpi-volti dei danzatori e danzatrici, che sfuggono ad un ruolo preciso, in nome di una simbolica misteriosità. Pina Bausch, attraverso la loro danza, le loro parole, ne diventa l’affascinante protagonista.

ore 21.45 Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismäki.

con André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, Blondin Miguel, Elina Salo. Finlandia, Francia, Germania 2011. Dur: 93 min.

Marcel è l’antieroe che Kaurismaki ha scelto per la sua parabola poetica: ex bohémiem sulla sessantina, Marcel è un romantico, uno che ha sempre vissuto un po’ in fuga, con una moglie che improvvisamente si ammala, stessi amici di sempre, stessi piccoli contrabbandi e improvviso un piccolo eroe venuto dall’Africa da salvare. .Aki Kaurismäki è un piccolo-grande miracolo del cinema. Perché lui non ha bisogno di 3D, effetti speciali, impatti di horror, animazione, violenza, battute da (pseudo) commedia italiana. Semplicemente gli bastano esseri umani che fanno piccole cose, che con lui diventano grandi cose.


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