Giovedì 12 gennaio 2012
I primi della lista di Roan Johnson
con Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Daniela Morozzi, Fabrizio Brandi, Sergio Pierattini. Italia 2011. Durata 85 min
Pisa, giugno del 1970. Invece di prepararsi per l’esame di maturità, Renzo Lulli e Fabio Gismondi si recano per un provino con la chitarra a casa di Pino Masi, cantautore di Lotta Continua. Mentre i due studenti stanno eseguendo la “Ballata del Pinelli” arriva – segretissima – la notizia di un golpe. Masi ha le idee chiare: senza perdere un attimo di tempo, bisogna andarsene fuori città, forse raggiungere il confine, espatriare, perché quando il colpo di stato avrà luogo, i musicisti, gli scrittori e gli intellettuali saranno i primi della lista.
Finalmente qualcuno ce l’ha fatta, nel nostro cinema, a camminare sul sottile crinale dell’ironia, senza cadere nella farsa o scivolare nella commedia triviale. Finalmente qualcuno è addirittura riuscito a prendere materiale bollente della nostra storia italiana e a farcene vedere il lato grottesco, nel senso più tenero del termine, senza offendere. Al contrario, celebrando. Roan Johnson, con il suo film di debutto, ha fatto un piccolo grande miracolo.
Giovedì 19 gennaio 2012
Le nevi del Kilimangiaro
di Robert Guédiguian
con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Maryline Canto. Francia 2011. Dur: 105 min.
Michel non ha più un lavoro ma ha ancora una moglie a cui lo legano trent’anni d’amore, due figli e tre piccoli nipoti. La sua vita serena, trascorsa all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, viene bruscamente interrotta da una rapina… Deciso ad ottenere giustizia, Michel scoprirà che uno dei suoi rapitori è un giovane operaio licenziato insieme a lui.
Le nevi del Kilimangiaro è il nuovo dramma sociale di Robert Guédiguian e insieme opera leggera come un palloncino, che racconta la vita quotidiana di una coppia aperta e accogliente. Partendo da un licenziamento, il film sarebbe potuto precipitare in un dramma da socialismo reale, al contrario il clima è lieve e gioioso, si ride spesso e si rimane sedotti dalla voglia di vivere di lui e lei. Infine Le nevi del Kilimangiaro è una miscela di disincanto e romanticismo, che sta a metà strada tra un poema popolare e una canzone pop.
Giovedì 26 gennaio 2012
Io sono Li di Andrea Segre
con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston. Francia, Italia 2011. Dur: 96 min.
Splendido e commovente film sulla diversità e sul razzismo. Li è una ragazza cinese costretta a lavorare duro per poter riabbracciare il figlio, Bepi è un vecchio pescatore della laguna veneta, “il poeta”. Le loro vite si incontrano, ma si scontrano con i preconcetti sia dei cinesi che dei veneti. Il film dura 96 minuti e li vale tutti. A differenza di lavori che vantano sceneggiature lunghe come l’elenco del telefono e dopo 20 minuti sono già spompati. Questione di tempi, di volti, di luci, di atmosfere. Sopra tutto aleggia la poesia, che come un fiore luminoso sull’acqua, illumina di speranza la vita dei cuori sensibili. Bravissimi e affascinanti i due protagonisti.
Giovedì 2 febbraio 2012
Almanya. La mia famiglia va in Germania di Yasemin Samdereli
con Vedat Erincin, Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Denis Moschitto. Germania 2011. durata 101 min.
Una commedia familiare on the road, divertente e anche un po’ malinconica. Piena di requisiti per piacere, come infatti è accaduto dal festival di Berlino al boom nelle sale, Almanya – come i turchi chiamano la Germania – è il primo film di due sorelle nate a Dortmund da famiglia turca negli anni Settanta. Quello di Yasemin e Nesrin Samdereli è un modo leggero, morbido e sorridente di raccontare una vicenda importante nella storia delle grandi migrazioni europee del dopoguerra, quella molto numerosa dei turchi in Germania soprattutto negli anni Sessanta, che evidentemente ha conosciuto anche molti risvolti difficili e dolorosi.
Giovedì 9 febbraio 2012
Faust di Aleksandr Sokurov con Johannes Zeiler, Anton Adasinsky, Isolda Dychauk, Georg Friedrich, Hanna Schygulla. Russia 2010. Dur: 130 min.
Volevamo un capolavoro? Eccolo. Se i festival servono ancora a scoprire film così ambiziosi e diversi da richiedere più d’una visione, il «Faust» di Sokurov è il Leone ideale. Una salutare boccata d’aria fresca, anzi fetida, perché Sokurov parte dai corpi sventrati del dottor Faust per tuffarci in un medioevo così corporale che quasi ne sentiamo l’odore. Dalle posture dei personaggi alle stoffe ruvide, le strade anguste e fangose, i corpi stanchi, gli animali onnipresenti, tutto ci porta in un mondo remoto e vicinissimo, anche sul piano ideale. Con un impiego di mezzi ingente, ma anche assolutamente necessario, Sokurov allestisce uno spettacolo che appaga l’occhio, un’opera d’arte potente e affascinante.
Giovedì 16 febbraio 2012
La Kriptonite nella borsa di Ivan Cotroneo
con Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero de Rienzo Italia 2011. Dur: 98 min.
Il debutto da regista di Ivan Cotroneo è di quelli che hanno i numeri per portare pubblico al cinema. Cotroneo usa la chiave della commedia per interpretare il mondo con una storia adulta vista ad altezza di bambino. Protagonista è Sansone Peppino da Napoli, colto da questa storia sulla soglia dei 9 anni nel 1973. Intorno a Peppino una famiglia multicolore, dove papà Luca Zingaretti tradisce impunemente mamma Valeria Golino, che cade in uno stato di muto sgomento, dal quale la risolleva il più che sollecito psichiatra Fabrizio Gifuni; mentre i due zii Cristiana Capotondi e Libero De Rienzo spupazzano il nipotino.
Film maledetti. Film censurati, tagliati, a volte addirittura distrutti. Film sovversivi verso lo status quo e verso i valori del patriottismo e della religione, della famiglia e dello stato. Film sovversivi verso il confomismo e il falso razionalismo dell’arte e della società borghese. Film che distruggono i tabù censori e liberano gli impulsi libidinosi e l’inconscio da ogni costrizione; il sogno come strumento di rivelazione e di possibile liberazione personale, di mistero e di ambiguità. Tra i tanti possibili “film maledetti” ne abbiamo scelti quattro. Alcuni famosi (Ultimo tango a Parigi e Freaks), altri da scoprire o riscoprire (Un chant d’amour e La bestia). Film che non lasceranno indifferenti! Buona visione.
Lunedì 6 febbraio 2012
Un chant d’amour di Jean Genet 25 min.
Freaks di Tod Browning di Tod Browning. Con Wallace Ford, Roscoe Ates, Olga Baclanova Horror, b/n durata 64 min. – USA 1932. Dur: 64 min.
In un circo, il nano Hans è fidanzato con la nana Frieda , ma cade vittima del fascino di Cleopatra, una bella trapezista cinica. Cleopatra mira ai soldi del nano e cerca di circuirlo.. Forse il cult movie assoluto. Scioccante all’epoca, a lungo invisibile, e scioccante adesso, per l’audacia con cui Tod Browning affronta un argomento classicamente tabù – la diversità – usando veri “fenomeni da baraccone”. Favola tragica, Freaks è un film toccante e crudele, inafferrabile e complesso nei suoi molteplici significati, ma è soprattutto di rara efficacia visiva, specie nell’allucinante e tempestoso finale.
Lunedì 13 febbraio 2012
La Bestia di Walerian Borowczyk (versione integrale inedita in sala)
con Lisbeth Hummel, Sirpa Lane, Elizabeth Kaza, Pierre Benedetti, Guy Tréjan Francia 1975. Dur: 94 min.
Lucy arriva con la zia in una villa nella campagna francese per conoscere il suo promesso sposo, con il quale ha scambiato un notevole numero di lettere d’amore (senza sapere che, per lui, le scriveva il padre). Questi è circondato da un’aura selvaggia che il padre cerca inutilmente di cancellare, facendolo rasare e imbellire. Nella vicenda si inserisce la leggenda della Bestia che avrebbe violentato un’antenata della famiglia francese donandole anche un figlio.La carica sessuale repressa di Lucy, tenuta a bacchetta da una zia vittoriana, viene liberata dalla storia della Bestia che la porta a fantasie masturbatorie notturne nelle quali s’identifica con la donna violentata. Il film è un chiaro apologo contro la repressione sessuale, ma non può essere ridotto solo a questo. Capolavoro del surreale e dell’onirico, dove le implicazioni psicoanalitiche si fondono mirabilmente con il sogno e il sogno con la realtà. Da vedere assolutamente nella versione integrale.
Lunedì 20 febbraio 2012
Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (versione integrale)
di Bernardo Bertolucci. Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Giovanna Galletti, Gitt Magrini.
durata 129 min. – Italia 1972.
Una mattina, a Parigi, un uomo con il soprabito di cammello infilato su una maglia, passa, cupo in volto; una ragazza in cappello, minigonna e stivalibella e provocante nella sua falsa ingenuità, lo sfiora,si volta a guardarlo, prosegue. Il cammino di ambedue finisce a una casa sul cui portone pende il cartello dell’affittasi…Questo famosissimofilm, condannato al rogo dalla magistratura italiana, affronta i temi del sesso e della morte.Film discusso ma non discutibile, Ultimo tango a Parigi reca l’impronta di quello che può essere considerato il vero grande autore del film: Marlon Brando. Bertolucci ha avuto il merito di mettersi al servizio delle studiate improvvisazioni del geniale attore. Il risultato è un film ibrido ma entusiasmante.
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Circolo Film Fest
Come si può festeggiare il compleanno di un Circolo come il nostro se non con i film?
Ecco allora che da Giovedì 23 a lunedì 27 (esclusa la domenica) vi presenteremo film in prima visione come Missione di pace, con la presenza del regista Francesco Lagi, interpretato da Silvio Orlando e Alba Rohrwacher e presentato all’ultimo festival di Venezia con successo di critica e di pubblico; e Hit the Road, nonna di Duccio Chiarini, premio del pubblico all’ultimo festival dei Popoli, con la presenza del regista Stefano Chiarini e di altri collaboratori. Ci saranno poi film inediti di Gus VanSant e Jim Jarmush, un omaggio a Ken Russel, pellicole di grande impatto musicale eccetera, eccetera. La programmazione completa al prossimo ciclo.
Mary said,
Gennaio 12, 2012 @ 01:48Complimenti!
E Buon sessantacinquesimo al Circolo del cinema!
Lucca sarà grata di questa attività e io vorrei essere lì, considerando anche la bellezza della Toscana.
Auguri!