di Gianni Quilici
Insopportabile! Eppure leggo alcune recensioni sui blog, tutte, più o meno, positive.”Il film ha momenti di bellezza e sincerità grazie al tocco di una regista sensibile…una brillantezza di dialoghi”
“Lona Scherfig è riuscita meravigliosamente nell’intento di fare un film in cui non mancassero né l’amore né l’umorismo. Il film fa (anche) ridere e sorridere; i dialoghi sono pungenti e sarcastici a volte”… “una commedia romantico/drammatica credibile e non piegata forzatamente agli stereotipi imposti da Hollywood”…
La storia in estrema sintesi. Edimburgo, 15 luglio 1988. Emma e Dexter, dopo una festa di laurea, si ritrovano nello stesso letto. Lui, bello, ricco, viziato, desideroso di affermarsi; lei, carina, non ricca, responsabile, innamorata di lui. Non succede quasi niente. Quel 15 luglio li lega, tanto che li rivediamo negli anni successivi lo stesso giorno insieme o separati. Si amano, così sembra, ma non riescono o non vogliono dichiararsi. Si vedono, si lasciano, hanno altre storie, si reincontrano, fino a quando…
Perché insopportabile? Perché nello stesso tempo che non è credibile, vuole essere emotivamente coinvolgente.
Manca l’approfondimento, è presente invece uno sdolcinato romanticismo. Peccati di sceneggiatura e di realizzazione. Questo amore tormentato andava rappresentato, fatto vivere, sentire.
Faccio un esempio. In uno di questi 15 luglio decidono di fare un viaggio. In macchina lei stabilisce, diciamo così, le regole di distanza tra loro. Li vediamo in spiaggia: lui tenta un leggero approccio… o in piscina di notte, lui si toglie i vestiti e si getta nudo e lei, dopo qualche incertezza, lo segue, tenendosi a distanza. Ora, è certamente possibile che due giovani, belli, soli in vacanza, che si desiderano, si amano, non facciano l’amore; ma ci dovrebbero essere almeno tensioni erotiche, sentimentali e sessuali, da cui possano nascere conflitti, risentimenti, frustrazioni, parole. Niente!
Ecco che a un rapporto complesso si sostituisce la convenzione: la gag che fa sorridere. I vestiti firmati, che lui aveva lasciato ai bordi della piscina, sono rubati da ragazzi, che lui (inutilmente) insegue nudo. Così finisce il viaggio!
Ad un certo momento questo andirivieni diviene così stucchevole che verrebbe desiderio di gridare: “Ma scopatevi!”
In più, su questa sceneggiatura fitta di luoghi comuni, si alza nei momenti topici, il solito insistente motivo musicale romanticissimo a tutto volume e si capisce ancora meglio che dietro c’è un calcolo di regia: creare l’identificazione.
Quanto questo tentativo di identificazione riesca oggi in un film del genere o, invece, quanto sia superato, può essere il vero interesse (sociologico) di un film da dimenticare.
ONE DAY
REGIA: Lone Scherfig
SCENEGGIATURA: David Nicholls
ATTORI: Anne Hathaway, Jim Sturgess, Patricia Clarkson, Romola Garai, Jodie Whittaker, Georgia King, Ken Stott, Rafe Spall, Joséphine de La Baume, Matthew Beard, Amanda Fairbank-Hynes, Heida Reed, Ukweli Roach, Toby Regbo, Emilia Jones, Diana Kent, James Laurenson, Sébastien Dupuis, Lorna Gayle, Matt Berry
FOTOGRAFIA: Benoît Delhomme
MONTAGGIO: Barney Pilling
MUSICHE: Rachel Portman
PAESE: Gran Bretagna, USA 2011
DURATA: 107 Min
SOGGETTO:
Tratto dal romanzo UN GIORNO di David Nicholls, pubblicato in Italia da Neri Pozza Editore