52° Festival dei Popoli. “Hit the Road Nonna” di Duccio Chiarini

di Gianni Quilici

the-road-nonna-Duccio-Chiarini-venezia-68Film sulla propria famiglia, affettuoso, ma anche spietato, come lo è sempre quando si vuole indagare la realtà-verità della propria storia.

E’ un tipo di film-documentario, come lo è stato quel piccolo classico “Un’ora sola ti vorrei”, in cui Alina Marazzi scava nella storia, dolorosissima, della sua mamma.

Qui Duccio Chiarini rappresenta, invece la sua nonna, Delia Ubaldi, oggi quasi novantenne, ripercorrendo anche i conflitti irrisolti con la famiglia, in particolare con il figlio (il padre di Duccio Chiarini appunto).

Ne esce fuori un ritratto riuscitissimo e composito per ragioni diverse.

Innanzitutto per la vitalità della donna determinata e creativa, ambiziosa e volitiva.

Infatti Delia Ubaldi, figlia di marchigiani migrati in Francia in cerca di fortuna nelle acciaierie della Lorena, si sposerà , dopo la guerra, con un prigioniero di guerra italiano, ritornerà in Italia, vivrà conflitti violenti con il marito, per poi lasciarlo e lanciarsi, quasi dal nulla, in una folgorante avventura nel mondo della moda. Presto i suoi prodotti invaderanno gli scaffali dei grandi magazzini europei, procurandole enormi fortune e facendone una delle prime imprenditrici donna che contano nel mondo del prêt-à-porter. Ecco così che i familiari, che avranno un rapporto molto difficile con questa donna, si troveranno ad essere ospitati in ville con piscina e case al mare e in campagna, appartamenti davanti alla Tour Eiffel e in Costa Azzurra. Perfino Richard Gere,  in American Gigolo, andrà a fare shopping nel negozio di Delia a Beverly Hills. Un socio poi la trufferà…ed oggi vive in un piccolo paesino della Germania con un marito tedesco di 20 anni più giovane di lei.

E’ lì che Duccio Chiarini va a trovarla per avere una risposta alle domande che fin da piccolo, quando la vedeva arrivare per poi ripartire verso terre lontane e sconosciute, si è sempre posto: chi è la sua nonna?

Ed è lì che scopre e che scopriamo che la vicenda della nonna va oltre il ritratto di una donna originale e controversa, diventa, invece, emblematica della condizione della donna, che non vuole più subire l’ala protettiva ed autoritaria di un marito o in generale del maschio, ma sceglie, progetta, realizza una sua vita autonoma, sia pure, nel suo caso, trascurando il figlio. Anticipa, praticandole, con una sorta di caparbia chiusura, le tematiche dell’emancipazione (più che della liberazione) femminile.

Inoltre il regista riesce a costruirci un ritratto intrigante e godibile della nonna (e della sua famiglia) per la profondità e la leggerezza con cui la materia viene trattata.

Chiarini, infatti, si colloca nella posizione più giusta rispetto alla nonna: ne’ dentro, ne’ fuori, ma accanto. Non la intervista, ma ci colloquia, mentre lei prepara da mangiare, si riposa, o comunque si muove per la casa, mettendo a confronto, con montaggio alternato, le ragioni di lei con le ragioni del figlio, utilizzando materiali di reportorio su di lei o in generale sull’epoca. La musica, veloce e sorridente, è adeguata ad un vicenda, che sta, quindi, tra il dramma (implicito) e la commedia.

In una delle sequenze finali, molto intensa, Chiarini riesce, con pochissime parole-domande, a far emozionare questa donna arcigna e orgogliosa e, nelle sue convinzioni, rigida. Noi vediamo negli occhi di Delia Ubaldi la paura della morte, ma anche la smania di vivere ancora e soprattutto di viaggiare, di avere di fronte a sè lo spazio, e la nostalgia infine di quel mare trasparente, di quegli orizzonti aperti delle isole oceaniche, da lei vissute ed ora lontane. Sono immagini, in cui l’emozione dei suoi occhi, che vedono una vita che non c’è più, diventa anche quella dei nostri occhi…

Hit the Road Nonna

di Duccio Chiarini

Con Delia Ubaldi, Alberto Chiarini, Duccio Chiarini, Gioietta Di Prete, Klaus Voit

Italia 2011. Durata: 64 minuti.


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