52° Festival dei popoli “Storie Mobili” di Simona Baldanzi, Federico Bondi e Leonardo Sacchetti

di MaddalenaFerrari

storieLa sera del 19 novembre, in concomitanza con la cerimonia di premiazione del Festival dei Popoli, viene proiettata in sala Odeon, come da programma, una delle interviste curate da Storie Mobili, un progetto di Simona Baldanzi, Federico Bondi e Leonardo Sacchetti, che, dopo aver cercato storie sul tempo libero davanti ai centri commerciali nelle province di Firenze e Prato, ha fatto tappa appunto all’Odeon, dove nei giorni 12 e 13 novembre ha raccolto “ le storie singole e collettive, i frammenti, i ricordi e le sensazioni di chi vive la sala del cinema come un luogo di vita, emozioni, visione e libertà”.

Sicuramente nessun altro racconto è apparso ai curatori così in linea con il festival e al tempo stesso così incisivo e affascinante quanto quello di Gianna, una giovane ottantenne, che ha narrato, con intelligenza, competenza ed entusiasmo, ma senza ostentazione, la storia del suo amore per il cinema, nato forse quando, piccolissima, i genitori la portavano con loro nelle sale di proiezione, e poi cresciuto e divenuto vera consapevolezza proprio in occasione dell’esordio del Festival dei Popoli, più di cinquant’anni fa; ed allora la manifestazione era una festa che coinvolgeva tutta la città.

E così Gianna ha seguito, sempre da spettatrice pagante, ci tiene a precisarlo, passo dopo passo, la storia del cinema del secondo ‘900 e di questo inizio di nuovo millennio con una passione, che è sempre viva, ed un discernimento critico, che le consente di riconoscere il cinema-cinema rispetto ai film-spazzatura.

Finita la proiezione dell’intervista, Gianna, che è presente in sala, è invitata a salire sul palco. Applauditissima, interviene in modo appropriato ed opportuno ed afferma la sua modernità, pronunciando un elogio di film come The Thrue of Life e Melancholia; fa infine gli auguri al Festival, molto graditi da tutti


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