Ci piace iniziare questa stagione cinematografica del Circolo del Cinema nel nome della rivolta.
La rivolta è, infatti, il filo conduttore che lega, in modi naturalmente diversi, i protagonisti dei film e una pellicola all’altra.
E’ la rivolta di Jim Morrison, che esprime se stesso e la propria genialità espressiva eccedendo in droghe, sesso e alcool fino all’autodistruzione.
E’ la rivolta di un grande virtuoso del jazz, il pianista Michel Petrucciani, che gli eccessi li ha corteggiati e consumati per tutta la sua breve vita.
E’ la rivolta del ragazzo in bicicletta, splendido film dei fratelli Dardenne, che non accetta che il giovane padre non lo voglia più con sè, ribellandosi ad ogni evidenza e costrizione.
E’ la rivolta di Simone, la bambina protagonista dell’Albero, che non vuole accettare la scomparsa del padre e che si convince che il suo spirito continui a vivere e a comunicare con lei attraverso il grande fico.
E’ la rivolta di Marta, giovanissima ed intensa protagonista de Il corpo celeste contro la mercificazione e la corruzione anche della fede in un deserto sociale, in cui si sta perdendo ogni identità.
Infine è la rivolta di The Hunter, il cacciatore, forse la più terribile. Rimasto solo, senza più moglie e figlioletta, egli vaga nella foresta intorno a Teheran a combattere una guerra personale che non può vincere, simbolo più grande di un popolo, quello iraniano, che a vivere questa condizione poliziesca è costretto.
Ma al di là dei contenuti, sono film che esprimono energia, movimento, che attivizzano, coinvolgono emotivamente e musicalmente; ed hanno ciò che fa la differenza: uno stile.
Giovedì 22 settembre 2011
When You’re Strange di Tom DiCillo con John Densmore, Johnny Depp, Robby Krieger, Ray Manzarek, Jim Morrison. USA 2009. durata 90 min. –
In occasione del 40°aniversario dalla scomparsa del cantante e poeta Jim Morrison, il regista pluripremiato Tom DiCillo ha realizzato un cine-documentario su The Doors, attraverso inediti filmati di repertorio accompagnati dai loro brani più celebri. John Densmore, Robby Krieger, Ray Manzarek e Jim “il Re Lucertola” Morrison diventano così interpreti di se stessi, ricostruendo il percorso che li avrebbe portati definitivamente al successo. Ma in particolar modo, il regista si sofferma su quel giovane ragazzo dall’ animo inquieto e dalla personalità magnetica, capace di incantare e provocare contemporaneamente le folle con i suoi atteggiamenti ambigui e quasi sciamanici. Morrison diventa così simbolo di un’epoca, dove sogno e rivoluzione erano uniti da un unico comune denominatore: la libertà.
Giovedì 29 settembre 2011
Corpo celeste di Alice Rohrwacher con Yle Vianello, Salvatore Cantalupo, Pasqualina Scuncia, Anita Caprioli, Renato Carpentieri. Italia 2011. Dur: 98 min.
Grande soggetto, grande esordio, anzi grande film. Ci voleva una neoregista di nemmeno trent’anni per farci vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma che non abbiamo più tempo o voglia di guardare. Ci voleva una protagonista sospesa tra infanzia e adolescenza, il volto angelico e il passo sghembo di chi non si sente mai a posto, una piccola «aliena» di ritorno dalla Svizzera con madre e sorella, per dare del Sud, della Chiesa, del nostro paese, un’immagine così netta e tagliente. ( Fabio Ferzetti)
Giovedì 6 ottobre 2011
in collaborazione con Lucca Film Festival
Le quattro volte di Michelangelo Frammartino con la presenza dell’autore
Giovedì 13/ ottobre 2011
Il ragazzo con la bicicletta di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne con Jérémie Renier, Cécile De France, Olivier Gourmet, Fabrizio Rongione.
Belgio, Francia, Italia 2011. Dur: 87 min.
L’inizio. Cyril,quasi dodici anni, non accetta mediazioni. Vuole il padre. Vuole la bici, che ha lasciato in casa. In casa non c’è più nessuno. Il padre se ne è andato. Fugge. La prima bellezza del film è il furore del ragazzo. Un furore fisico che esprime nelle sue irrefrenabili corse in bici o a piedi, sempre con un sentimento (sentirsi abbandonato) che lo morde… La seconda bellezza sono gli stacchi del montaggio, che i Dardenne sottolineano con un brano dell'”Imperatore” di Beethoven. Grande film con un finale imprevedibile nella sua meravigliosa asciuttezza.
Giovedì 20 ottobre 2011
L ’albero di Julie Bertuccelli con Charlotte Gainsbourg, Marton Csokas, Morgana Davies, Aden Young, Penne Hackforth-Jones. Francia, Australia 2010. Dur: 99 min.
Gli O’Neil vivono felicemente con i loro quattro figli nella campagna australiana. Un giorno un infarto coglie il padre mentre è alla guida del suo furgone ed ha con sé la piccola Simone . L’automezzo si arresta contro il grande fico che si trova dinanzi alla loro abitazione… Il rapporto quasi “carnale” che la bambina stabilisce con il grande albero non fa pensare a nessun aldilà, ma solo ad un al-di-qua pieno di sentimenti ed emozioni. Per questo il film della Bertuccelli riesce ad essere, a tratti, pura poesia. Una pellicola di forte impatto emotivo, attento alle potenzialità del divenire. Eccezionale prova del cast. Su tutti Charlotte Gainsbourg e Morgana Davies, straordinaria bambina di otto anni in grado di rubare la scena a una Palma d’oro come Charlotte.
Giovedì 27 ottobre 2011
The Hunter di Rafi Pitts con Rafi Pitts, Mitra Hajjar, Naser Madahi, Malek Jahan Khazai, Ali Nicksaulat.
durata 90 min.
Lui, volto duro e impenetrabile, appena uscito dal carcere, costretto a un lavoro notturno massacrante scopre che la bella moglie è stata uccisa e la figlioletta è scomparsa nel nulla… prende il suo fucile da caccia e sale su una collina sopra l’autostrada…Apparentemente “The Hunter” è la storia di una vendetta, ma a emergere sullo sfondo è il cupo quadro oppressivo dell’Iran e di una Teheran metropoli congestionata e desolante. Una sorta di noir, che dice molto dell’Iran oggi. Il contenuto metropolitano è sorretto da un notevole stile: dialoghi senza sproloqui, tallonamento “reale” ma non neorealistico, controllo quasi dittatoriale su visivo e sonoro. Se consideriamo che Rafi Pitts, classe ’67, è anche sceneggiatore e attore protagonista, forse è nato un Autore.
Giovedì 3 novembre 2011
Petrucciani Body & Souln di Michael Radford con Michel Petrucciani, Alexandre Petrucciani, Eugenia Morrison, David Himmelstein. Francia, Germania, Italia 2011. Durata: 101 min.
Michael Radford racconta Michel Petrucciani, virtuoso del jazz, pianista dal tocco irripetibile, che ha trasformato un destino ingrato in un’espressione totale di sé. Francese, affetto da nanismo (per cui occorreva portarlo in braccio come un bambino), Michel a 13 anni era già un prodigio in grado di lasciare ogni pubblico e collega di stucco e a 19 si trasferiva a Big Sur, arruolato nel quartetto del sassofonista Charles Lloyd. Esuberante, desideroso di gustare la vita fino all’ultimo, girò instancabilmente il mondo, assaporandone i cibi, le droghe e le donne senza freni. Radford si affida con successo all’istrionica personalità di Petrucciani con un materiale di repertorio piuttosto affascinante, la musica sempre presente, raccontando un mondo dorato e dannato dall’interno, senza filtri agiografici.
Lunedì 26 settembre
One Fast Move or I’m Gone di Curt Worden.
con Jack Kerouac, Tom Waits, Carolyn Cassidy, Patti Smith, Lawrence Ferlinghetti, John Ventimiglia, Sam Shepard. Stati Uniti, 2008. Durata: 98 min.
Reading di letteratura Beat eseguito da Marco Vignolo Gargini
Nel 1960, a tre anni dal grande successo di On the Road”, Jack Kerouac è stanco, torturato dai dubbi, sempre più distaccato dal movimento beat che aveva contribuito a creare. Alla disperata ricerca di una nuova vita, si ritira nella casa di Ferlinghetti, immersa nei boschi della costa californiana… Con l’accompagnamento di una straordinaria colonna sonora, il film ci riporta a quei giorni, attraverso la lettura del testo di Kerouac, testimonianze e interviste a personaggi, che hanno amato profondamente “Big Sur”, tra cui Sam Shepard, Patti Smith e Tom Waits.
Lunedì 3 ottobre
Examined life di Astra Taylor
con Cornel West, Avital Ronell, Peter Singer, Kwame Anthony Appiah, Martha Nussbaum, Michael Hardt, Slavoj Žižek, Judith Butler. Canada, 2008, Durata: 88 min.
Si può affrontare in modo originale e coinvolgente un ambito apparentemente lontano ed ostico come quello della filosofia contemporanea? La regista ha portato nel viavai della vita quotidiana otto dei più influenti pensatori in attività per esporre fondamenti e suggestioni della loro ricerca intellettuale. Nel film ascoltiamo Cornel West paragonare la filosofia al jazz e al blues, mentre attraversa il traffico di Manhattan; Avital Ronell interrogarsi sulla ricerca ossessiva del significato e sul non-senso tra panchine e giardinetti; Michael Hardt definire la natura dello spirito rivoluzionario circondato dall’ameno paesaggio di Central Park; Judith Butler girovagare per San Francisco dialogando con un’amica sui limiti e le possibilità della libertà individuale nella nostra società …
Lunedì 10 ottobre 2011
Qui finisce l’Italia di Gilles Coton
Belgio 2010. Durata: 85 min.
Introduce Gianni Quilici
Estate 1959: per la rivista “Successo” Pier Paolo Pasolini percorre a bordo della sua Fiat Millecento l’intera costa della penisola, da Ventimiglia a Trieste. Da questa esperienza nasce “La lunga strada di sabbia”, diario di un viaggio nell’Italia d’allora. Estate 2008: un regista belga ripercorre le tracce del viaggio pasoliniano, accompagnato dalla lettura del testo originale, in un road movie che esplora contraddizioni e mutamenti dell’Italia contemporanea. Un originale punto di vista sul nostro paese, con le parole attualissime di Pasolini sulla società italiana.
Lunedì 17 ottobre 2011
The Hunt for Moby Dick di Adam Low, Gran Bretagna, 2008, durata: 84 minuti.
Philip Hoare ripercorre la vicenda dell’immortale capolavoro di Herman Melville, in un viaggio tra i porti toccati dal Pequod, accompagnato da estratti di Moby Dick e della biografia del grande scrittore americano. Un lavoro di oltre quattro anni, tra due continenti e tre oceani, per esplorare il nostro rapporto con la Natura attraverso la figura della balena e il perenne fascino che esercita sull’uomo, e per rileggere in chiave contemporanea la folle caccia del capitano Achab.
Lunedì 24 ottobre 2011
L’isola di Calvino di Roberto Giannarelli Italia 2006. Dur: 60 min.
Un viaggio nelle radici e nella formazione di Italo Calvino, l’autore italiano forse più famoso ed amato del secolo scorso. Centrato sui primi 40 anni della sua vita, il documentario racconta, attraverso la voce di testimoni quali Eugenio Scalfari, Emanuele Luzzati, Gore Vidal, Renzo Piano e le parole dello stesso Calvino, la vita di un uomo alla perenne ricerca di un felice rapporto con le proprie aspirazioni, in continuo spostamento da una città all’altra, da un continente all’altro. Un autore che ha saputo unire scienza e creatività, botanica e poesia.
Sotto il Celio azzurro di Edoardo Winspeare. Italia 2010. Dur: 80 min.
Celio Azzurro è una piccola scuola materna nel cuore di Roma e un grande modello all’educazione dei più piccoli e al dialogo tra le culture. Il film racconta l’energia e la passione di un gruppo di maestri che lottano per la sua sopravvivenza nell’Italia di oggi. Il film, girato nel corso di un anno scolastico, è una potente immersione nella vita vera di un gruppo di appassionati individui, che portano avanti ogni giorno un ostinato e rigoroso lavoro sull’identità di ognuno e il rispetto dell’altro. Ma è, anche, un invito gioioso e irrinunciabile a ritrovare noi stessi bambini.