di Simona Cappellini
In un Giappone noncurante e claustrofobico, una madre con quattro bambini, di quattro padri diversi, si trasferisce in un nuovo appartamento nascondendo due dei figli piccoli in valigie e dichiarando solo il più grande, Akira, di 12 anni. Più tardi andranno a prendere alla stazione la terza figlia, di poco più piccola di Akira. La madre è spesso fuori, spesso fino a tardi, ed è il bambino più grande ad occuparsi di tutto, l’unico che può uscire di casa, dal momento che gli altri devono restare nascosti, imprigionati tra le quattro mura. Ma la situazione già disperata peggiora ulteriormente quando la madre, inseguendo l’ennesima avventura amorosa, abbandona i figli lasciando loro un biglietto e dei soldi.
Più che un messaggio di denuncia Nessuno lo sa è un film sull’assenza, sullo spirito di sopravvivenza della natura umana, che ci viene raccontato senza commenti, né impliciti né espliciti. L’innocenza e i giochi del mondo dei bambini e la crudeltà degli adulti e della società moderna si uniscono in una forma di documentario ibrido, dal momento che si basa su un fatto realmente accaduto in Giappone, ma con una visione personale del regista, ricchissima di immagini poetiche e di inquadrature che mirano a colpire nel segno: i giocattoli dei bimbi, lo sguardo protettivo del bambino più grande costretto a crescere troppo in fretta, le inquadrature delle scarpe che diventano troppo piccole, la corsa liberatoria nel parco.
Un film sorprendente e potente in cui risalta la naturale bravura dei piccoli attori (il bambino che interpreta il piccolo Akira è stato premiato a Cannes). La vera abilità del regista è stata proprio quella di non cadere nella trappola del pietismo, di non cercare banalmente di commuovere, ma di dare ai piccoli una loro dignità, nella loro crescita e trasformazione. Uno sguardo intelligente e realista sulla crudezza degli eventi, che nonostante tutto, ci portano ad andare avanti. E se c’è un messaggio da ricavarne è proprio questo: life goes on.
NESSUNO LO SA Nobody Knows
di Hirokazu Koreeda
con Yuuya Yagira, Ayu Kitaura, Hiei Kimura, Momoko Shimizu, Hanae Kan.
Giappone 2004. Dur: 141 min.