“Laura Dern” in Inland Empire


BDDefinition-InlandEmpire-d-1080di Gianni Quilici

Inland Empire è un film complesso non soltanto per la vicenda intricatissima, irta di rimandi, di depistaggi, di ambiguità, di sottilissima ironia, quanto per i molteplici incroci, che l’attraversano e tuttavia creano una tensione narrativa ricca di senso, che non annoia e tiene svegli anche emozionalmente.

Uno degli aspetti più rilevanti della pellicola è sicuramente Laura Dern, la sua eccezionale interpretazione. Qui c’è anche il grande merito di David Lynch, perché i(l) personaggi(o) di Laura Dern con le loro ambiguità e i loro misteri presentano così tante sfaccettature, così intense e scolpite in prolungati primissimi piani, che spesso non si può non gridare sommessamente al capolavoro. Il capolavoro d’un volto seduttivo e convenzionale, intimorito e lacerato, impassibile e terrorizzato; un volto su cui giocano ombre e luci, su cui scorre il tempo con la sua palpitazione espressiva.

Se è merito di Lynch, della sua scrittura e direzione, lo è naturalmente anche di Laura Dern, che ha saputo piegarsi, introiettare e vivere nelle misure giuste (distanza ed empatia) questa complessità.

da La linea dell’occhio n. 57, primavera 2007


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