di Michela Del Testa
Una commedia spassosa ma non banale, che strappa risate, mai superficiali, un lavoro che divertendo, fa riflettere sulle follie della nostra società. Questo è ciò che traspare dall’ultimo lavoro di Carlo Verdone “Io, loro e Lara”.
Una sceneggiatura che parte un po’ a rilento, ma prosegue poi con ritmo scorrevole e serrato, nello sfondo di una Roma veritiera, certamente non da cartolina, che sottolinea ancora di più l’importanza della storia e dei protagonisti.
Carlo Verdone è padre Carlo, personaggio diverso da quelli che l’attore romano ci ha abituato a farci conoscere, un prete che rientra dall’Africa, dove dirige una missione, perché è in crisi spirituale e vuole cercare di dare di nuovo un senso alla sua vita. Una volta a casa trova una famiglia diciamo sopra le righe…
Una commedia, che partendo dalla storia di una famiglia, apparentemente semplice, si amplia in maniera quasi impercettibile, fino a toccare tematiche sociali importanti, evidenziando mentalità e bigottismo ben radicati in Italia, senza però scimmiottature o personaggi grotteschi e proprio per questo certi concetti rimangono maggiormente nelle mente dello spettatore a film finito. Una pellicola dove la figura clericale ci parla di molte questioni, tranne che di religione, divenendo in questo modo un inaspettato filtro acuto tra i problemi della vita quotidiana e chi, al di là dello schermo, spesso si ritrova a viverli e a lottarci in prima persona.
Un accurato lavoro di squadra affiatata e ben assortita diretta con tocco leggero, dove insieme ai due protagonisti principali Carlo Verdone e Laura Chiatti emergono Anna Bonaiuto e Marco Giallini, nel ruolo della sorella e del fratello di Carlo. Una bella prova di rilievo per Giallini, troppo spesso impiegato in ruoli secondari, e per la Bonaiuto in un ruolo sorprendentemente un po’ inedito rispetto alle sue interpretazioni abituali.
Io, loro e Lara
di Carlo Verdone
con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Angela Finocchiaro, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Olga Balan, Agnese Claisse, Tamara di Giulio, Cristina Odasso
Sceneggiatura e soggetto:
Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Francesca Marciano
Montaggio: Claudio Di Mauro
Fotografia: Danilo Desideri
Scenografia: Luigi Marchione
Costumi: Tatiana Romanoff.
Italia 2009. Durata: 115 minuti.