di Gianni Quilici
L’inizio: un postino di Manchester in stato di depressione. La ragione? Tanti anni prima aveva lasciato, senza farsi più vedere, la ragazza amata, e che ama ancora, con la piccola figlia per timore delle responsabilità; vive ora, separato dalla moglie, con due figli adolescenti afasici e bulletti, uno dei quali coinvolto in un giro pericolosissimo.. Lo aiuteranno ad uscire dal cul de sac, in cui finirà per trovarsi, il confronto con il mitico attaccante del Manchester, Eric Cantona, modello e consigliere immaginario, e l’aiuto dei suoi amici postini…
A leggere le critiche dei quotidiani i giudizi sul film sono positivi, a volte addirittura entusiasti.
La mia impressione: Il mio amico Eric è una pellicola senza una profonda ispirazione, di chi, Ken Loach, però, non solo sa girare, ma anche “colpire” con la passione civile che lo anima.
L’incidente automobilistico iniziale è efficace, con la cinepresa che stringe nel dettaglio il volto del postino e con la soggettiva delle macchine che pericolosamente incrocia, invadendo l’uomo l’altra corsia; così come è efficace il suo ritorno in casa, dopo una veloce permanenza ospedaliera, quando trova l’appartamento invaso da ragazzi estranei e noncuranti, in una confusione completa.
Il rapporto con i colleghi postini, facce vere come sa scovare Loach, è, però, troppo unidimensionale: tutti disponibili e un po’ mattacchioni; il rapporto con Cantona, vivificato da un’ironia sentenziosa e da immagini retrò di alcune reti straordinarie, è pedagogico, senza sorprese, cinematograficamente tradizionale; infine il rapporto con la donna è fin troppo lineare e scontato nelle reazioni-pacificazioni.
Tuttavia, dal momento in cui il protagonista trova la pistola nascosta dal figlio più grande e sperimenta in prima persona il groviglio di violenza nel quale il ragazzo si è ficcato, il film acquista una dimensione narrativa avvincente.
La “beffa finale” diventa ironico-spettacolare ed anche un po’ poetica, perché fonde il calore e l’umanità dei personaggi proletari di Loach in una azione collettiva, che inventa magistralmente la punizione esemplare contro feroci e compiaciuti ricattatori.
Il mio amico Eric (Looking for Eric)
Regia: Ken Loach
Sceneggiatura: Paul Laverty
Attori: Éric Cantona, Steve Evets, John Henshaw, Stephanie Bishop, Lucy-Jo Hudson Ruoli
Fotografia: George Fenton
Montaggio: Jonathan Morris
Distribuzione: BIM Distribuzione
Paese: Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia 2009
Durata: 116 Min