“La classe” di Laurent Cantet

di Maddalena Ferrari

La pellicola si ispira ad un libro, che Francois Bégaudeau ha scritto sulla sua esperienza di insegnante e si basa su una sceneggiatura alla cui stesura ha collaborato lo stesso Bégaudeau, che poi è l’attore che interpreta se stesso, il professore di lettere di terza media di una scuola alla periferia parigina. Come lui, tutti gli altri attori sono non professionisti e impersonano loro stessi: professori, ragazzi, genitori.

Eppure non è un documentario, ma un film di finzione e poggia su un testo scritto. Cantet, dopo un complesso e lungo lavoro preparatorio di osservazione e scelta di personaggi e situazioni, riesce a dare vita ad un ambiente umano assolutamente vero, in cui ragazzi e adulti interagiscono fra loro con estrema naturalezza.
Sono ammirevoli la prontezza e la sensibilità del regista nell’organizzare spazi, tempi e riprese su un materiale che di volta in volta doveva essere sia preparato che lasciato anche all’improvvisazione; d’altra parte, la selezione del girato ed il montaggio danno vita e dinamicità a quella che è poi una storia: la storia del rapporto, nel corso di un anno scolastico, fra una classe composita, con elementi particolarmente difficili, ed il loro insegnante di lettere.
Questi è aperto alla comprensione e al dialogo, anche in senso letterale: sono particolarmente significative le lezioni impostate su scambi di domande, risposte, commenti fra gli alunni e il professore, dove si tiene sempre presente il vissuto dei ragazzi e Bégaudeu cerca di reggere le redini del discorso, a volte con qualche fatica; egli è esigente, ma costretto anche a transigere su un certo modo di parlare e di atteggiarsi. Questa scelta pedagogica e comportamentale non gli risparmia critiche, né delusioni, perché il suo rifiuto dell’autoritarismo si scontra con il peso dei rapporti di forza, non sempre a suo favore. Tanto più che i ragazzi si portano addosso il disagio della società in cui vivono.

La realtà esterna non compare nel film, come evidenzia il titolo francese, Entre les murs e cioè i muri della scuola, anzi, della classe, che circoscrivono i fatti; ma gli alunni e i loro familiari, che intervengono nell’ambito scolastico, rimandano ai problemi che vi sono: le differenze sociali, l’immigrazione, la difficile integrazione…

La conclusione, un po’ amara e sospesa, lascia irrisolti i nodi di questa esperienza contraddittoria. Il film ci restituisce tutta la complessità e ambivalenza dell’esistenza reale.

La classe – Entre les murs

titolo originale: Entre les murs di Laurent Cantet
con F. Bégaudeau • N. Amrabt (Nassim) • L. Baquela (Laura) • C. Rachedi (Cherif) • J. Demaille (Juliette) • D. Doucouré (Dalla)
sceneggiatura: L. Cantet • F. Bégaudeau • R. Campillo
fotografia: P. Milon • C. Pujol • G. Lazarevski
montaggio: R. Campillo • S. Léger
nazione: Francia
anno: 2008
durata: 128 min.
distribuzione: Mikado Film


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