di Gianni Quilici
E’ uno di quei libri che molti che amano cinema e/o la fotografia vorrebbero probabilmente avere. Come oggetto di libreria, per sfogliarlo semplicemente o per leggerlo e forse anche studiarlo. Non a caso è edito da Contrasto, la casa editrice rivelatasi in questi anni come la più prolifica e significativa nel realizzare libri e mostre fotografiche di gran livello.
La prima banale impressione sorge proprio dalla bellezza dell’oggetto libro: carta, caratteri, resa delle foto, varietà e armonia della impaginazione, anche se tutto ciò non è difficile da ottenere oggi nella società dell’apparenza.
La seconda impressione può essere data dalla sottigliezza degli interventi: da Serge Toubiana (prefatore) a Elfriede Jelenek, Patrice Chéreau, Susan Sontag. Sottigliezza che rischia forse, almeno nell’intervento della scrittrice, premio Nobel, Elfriede Jelenek, di girare intorno a se stessa, rischiando di perdersi.
Ma sopratutto questo è un libro desiderabile per i ritratti su Isabelle Huppert, una delle più grandi attrici oggi sulla scena, quasi mitica nella sua lontananza rispetto a qualsiasi tipo di divismo; e perchè gli autori degli scatti sono alcuni dei più grandi fotografi di ieri e di oggi.
Scatti tutti significativi, ma alcuni di primissimo livello. Curiosamente il più intenso e misterioso per la sua oniricità è stato realizzato da un fotografo anonimo nel 1968. Altri notevoli ritratti portano la firma di Boubat, Ronis, Anne-Marie Mièville, Cartier-Bresson, Doisneau, Scianna, Avedon, Lindberg, Le Querrec, Corbeau, Faigenbaum... e su ognuno di questi molto ci sarebbe da scrivere.
C’è forse un limite: quello dell’assemblaggio. Le fotografie, per lo più scattate in studio e nel corso del tempo, vivono più in se stesse che nel raccontare un percorso, una storia, un’articolazione.
Le uniche foto che lasciano presagire un progetto di questo genere non a caso sono quelle di un fotografo, per così dire, di strada: Robert Doisneau. D’altra parte una storia fotografica avrebbe richiesto un proposito deliberato, una complicità, del tempo.
da La linea dell’occhio n.56
Isabelle Huppert. La donna dei ritratti. Contrasto. Pag 167. € 35.