“Scorsese secondo Scorsese” a cura di Ian Christie e David Thompson

di Gianni Quilici

Scriveva nei suoi diari Albert Camus che per Nietzsche il pensiero da solo aveva rappresentato una terribile avventura. Ecco, la vita di Scorsese , come appare da questa bella nuova edizione aggiornata ( non è, però, da meno Un viaggio personale di Martin Scorsese attraverso il cinema americano- Archinto- ), forse non sarà stata terribile, ma certo avventura sì, avventura cinematografica, avventura non solo di fare film, ma anche di vederli, pensarli, amarli, rielaborarli, sostenerli.

Questa è la ragione di fondo per cui leggere Scorsese risulta sempre affascinante, perché possiamo diventare partecipi di una vita che è avventura di pensiero e di creazione e nello stesso tempo ricca di incontri, di scoperte. Ci fosse lo spazio che non ho, mi piacerebbe riprendere, semplicemente citandoli, molti dei passi, che uno sottolinea per memorizzarli, per ritrovarli, per riutilizzarli.

Un esempio. Racconta Scorsese: “Quando iniziai a lavorare su America 129 disegnai ogni scena, per un totale di cinquecento immagini“. Un mattino Roger (Fuller) venne nella mia camera d’albergo; chiese di vedere il lavoro di preparazione e io cominciai a mostrargli i miei disegni. A un certo punto lui mi disse: ‘Scusami, hai fatto i disegni di tutto il film?’ Io ammisi di sì e lui disse: ‘D’accordo, non mostrarmene altri, va bene così’ e se ne andò”

Sembrerebbe un aneddoto. In realtà ci sono due personaggi in controluce, c’è un modo di lavorare alla sceneggiatura inconsueto per ossessività ed un dialogo sintetico e illuminante. Ma questo è soltanto un esempio, il libro ne è ricco e delinea un percorso, una trasformazione, che si può leggere abbandonandosi semplicemente al fluire della storia, ma che si può davvero “sentire” e “capire” meglio quanto più si conosce Scorsese regista, i suoi film.

Ian Christie e David Thompson, curatori dell’opera, si eliminano come soggettività ponendosi intelligentemente il compito di raccordo informativo tra una sequenza narrativa ed un’altra.

E infine come non sottolineare la bellezza e la ricchezza iconografica del testo: foto, fotogrammi, disegni originali, pagine scritte a penna su e di Scorsese ed anche su film citati e da Scorsese amati! Il piacere di leggere diventa anche il piacere di sfogliare. Ed il piacere di sfogliare è come un antipasto delizioso e leggero che fa pregustare…

da “La linea dell’occhio”

Scorsese secondo Scorsese a cura di Ian Christie e David Thompson –nuova edizione aggiornata- ubulibri pag. 373, euro 27


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